Boxe
Boxe, Mirko Natalizi: “Obiettivo Olimpiadi 2020! Salgo sul ring per menare e vincere. Il pugilato per guadagnare”
Mirko Natalizi è indubbiamente la grande rivelazione dell’anno per la boxe italiana. Il 22enne, infatti, si è letteralmente scatenato nei suoi match delle World Series of Boxing e ha vinto per ko i tre incontri disputati. Prestazioni strepitose da parte del welter romano: nell’ordine Cyrus Pattinson, Yannick Dehez e Mate Rudan si sono dovuti arrendere sotto i violentissimi colpi del pugile azzurro che ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport commentando questi primi tre successi importanti: “Una grande soddisfazione: per me, per chi mi allena, per la mia famiglia. Ma anche la possibilità di farmi conoscere. Quello che sto avendo, me lo sono guadagnato da solo, senza spinte. Io so solo che devo salire sul ring, menare e vincere per diventare qualcuno e guadagnare qualcosa. Non mi aspettavo questi risultati, non pensavo a una svolta del genere. Però sono arrivati e adesso devo impegnarmi per ottenerne altri, restando coi piedi a terra. Contro Dehez ho faticato poco ma solo perché era il primo match in carriera sulle cinque riprese e giusto tre giorni prima ero stato chiamato a sostituire Vincenzo Mangiacapre“.
Sul ring ci è salito per la prima volta a quattordici anni alla Gladiatore Boxe Academy di Acilia, si allena anche con i suoi fratelli visto che la boxe è di casa: “Mio padre Alessandro ha combattuto da dilettante, ha smesso quando ha messo su famiglia. Mio fratello maggiore Giuliano è professionista. Il mio gemello Roberto avrebbe dovuto esordire da professionista a fine aprile ma il debutto è stato rinviato per un infortunio. Ho anche due fratellini di dieci e otto anni: per loro è ancora presto, ma il più piccolo prova già a fare qualcosa in palestra“.
Mirko ha soltanto la boxe nella sua vita, c’è spazio davvero per poco altro: “Specie quando sono in Nazionale: mi alleno, mangio e dormo. Non guardo la tv, non seguo gli altri sport, non mi piace neppure vedere i match di pugilato. Quando torno ad Acilia sto con i miei fratelli e qualche amico. Per il resto c’è solo la boxe“.
(foto pagina Facebook Italia Thunder)
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