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Cal Crutchlow, GP Americhe 2018: “Dopo la vittoria in Argentina cercherò di puntare al massimo anche in questo weekend”

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La conferenza stampa che ha sancito il via del fine settimana del Gran Premio delle Americhe 2018 della MotoGP (clicca qui per programma e tv) ha proposto, sicuramente, un pilota più sereno e soddisfatto degli altri: Cal Crutchlow. Il britannico del team LCR Honda, infatti, è reduce dal brillante successo nel Gran Premio di Argentina di Termas de Rio Hondo anche se, dopo quello che è successo in pista, è passato un po’ troppo in secondo piano. Il pilota nato a Coventry è stato in grado di centrare la sua terza vittoria nella classe regina e, soprattutto, ha dimostrato ancora una volta che, quando ha la possibilità per piazzare la zampata, ci riesce. Dulcis in fundo, è salito in vetta alla classifica del Mondiale, con tre punti di vantaggio su Andrea Dovizioso. “Credo che siamo in prima posizione con pieno merito – sottolinea – Non so se ho messo a tacere i critici, ma di sicuro non bisogna dubitare delle mie qualità. Quest’anno abbiamo iniziato in maniera eccellente, grazie ad un ottimo lavoro, sin dai test invernali. Chissà, magari domenica arriverò decimo e non sarò più primo in graduatoria, ma non siamo lì per caso. Certo, la gara in Argentina, per come si è sviluppata ci ha favorito, ma abbiamo comunque guidato bene”. 

Dall’alto della sua esperienza (è un classe 1985) Crutchlow sa che di occasioni simili non ne avrà troppe nel corso di questo 2018, per cui si può dire che il suo l’abbia già fatto. Questa più o meno è la filosofia con la quale l’inglese affronterà anche il weekend di Austin, sul bellissimo Circuit of the Americas. “Non vedo l’ora di incominciare qui ad Austin e confermare quanto di buono fatto vedere a Termas de Rio Hondo, cercando di ottenere il massimo. Le aspettative si modificano curva dopo curva e vivrò alla giornata, senza fare proclami o promettere di arrivare sempre nei primi cinque. Non so se lotterò per il titolo ma dovrò essere regolare e costante. La pista di Austin ha subito qualche modifica e la studierò nel dettaglio. Sicuramente tra asfalto e pendenze avranno fatto ottime cose”.

Nonostante l’inizio di stagione sia assolutamente incoraggiante, non sarà facile puntare al titolo con un team satellite.Rispetto alla squadra ufficiale ci mancano circa sessanta tecnici, e non è poco. Tuttavia, per ora, la mia scuderia sta facendo grandi cose, anzi, direi meglio degli altri. Per cui sono felice di correre per il team LCR Honda e non credo mi manchi niente, anche a livello di materiale non mi posso lamentare”. 

Ultimo pensiero su quanto successo in Argentina e se sia il caso di cambiare qualcosa a livello di Race Direction. Io non posso certo lamentarmi, ho vinto la gara – sorride – Posso dire che Jack Miller sia stato pazzo ad andare da solo in griglia e, sinceramente, non è stato nemmeno premiato. Non era giusto che partissimo dietro di lui. Ora, a due settimane di distanza, è difficile dire cosa fosse stato giusto fare, provo a mettermi nei loro panni e non so quale sarebbe stata la scelta ideale. Ogni decisione che viene presa può sempre essere giusta o sbagliata, non è mai facile azzeccarla a priori”. 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Cal Crutchlow

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