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Calcio femminile, Qualificazioni Mondiali 2019: Italia, i 5 motivi per cui potrebbe essere la volta buona

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Torna in campo la Nazionale Italiana di Milena Bertolini per le gare di qualificazione ai Mondiali 2019 in Francia. Le azzurre, reduci dalla storica finale raggiunta nella Cyprus Cup ed aver guadagnato 2 posizioni nel ranking FIFA (15° posto), sono pronte a continuare il proprio percorso verso la rassegna iridata.

In vetta al gruppo 6 con tre punti di vantaggio sul Belgio (con un match in meno), avendo vinto tutte le partite disputate (4 match e 4 vittorie), la truppa di Bertolini ha in programma due incontri: venerdì 6 aprile (ore 13 locali, 12 italiane) a Vadul lui Voda contro la Moldavia e martedì 10 aprile (ore 18) allo stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara contro il Belgio. Due partite in cui l’obiettivo è vincere, in particolare nello scontro diretto con le belghe. Una vittoria metterebbe una serie ipoteca sul pass diretto alla fase finale della rassegna mondiale, da cui l’Italia manca dal 1999.

Quali sono, dunque, i 5 motivi per cui è lecito sperare e credere nella conquista del pass mondiale?

  1. Maggior consapevolezza: Le quattro vittorie in altrettanti match, nel raggruppamento di qualificazione, ed i risultati in amichevole contro la Francia e nella citata Cyprus Cup hanno dato risposte importanti al roster tricolore. Con maggiori certezze, il raggiungimento del traguardo è possibile.
  2. Cambio in panchina: Con l’avvento di Milena Bertolini, qualcosa è cambiato. L’ex tecnico del Brescia ha dato nuova linfa alle ragazze, apparse in difficoltà durante la gestione di Antonio Cabrini. Le scelte fatte dall’attuale ct sono state sempre premiate dagli score, pertanto può rappresentare una garanzia.
  3. I grandi blocchi: La Nazionale italiana, per chiara impostazione di Bertolini, è rappresentata dai blocchi di Juventus e Brescia, le due compagini che si stanno contendendo il titolo tricolore. Un’impostazione intelligente visto che le giocatrici, conoscendosi già nel club, in Nazionale sono facilitate nel compattarsi. I movimenti noti facilitano l’applicazione di alcuni concetti e i risultati in campo si vedono. La compagine nostrana ha una chiara identità.
  4. Valori tecnici e morali alti: Nella formazione nostrana ci sono giocatrici dall’alto tasso tecnico. Vengono in mente Cristiana Girelli e Barbara Bonansea che, più di altre, riescono ad esprimere abilità con il pallone e grande fisicità. Aspetti che fanno la differenza in ambito internazionale e che possono regalare grandi soddisfazioni. In più, guidate dall’esperienza di Sara Gama in difesa, le azzurre hanno dimostrato grandi doti morali, quando è stato necessario soffrire.
  5. Un movimento in fermento: Il campionato sta proponendo tante giovani interessanti che già si sono poste all’attenzione della Nazionale A. Basti pensare a Benedetta Glionna, classe ’99, della Juventus, in evidenza con la maglia bianconera e desiderosa di far vedere le sue grandi qualità in azzurro. Lo stesso discorso vale per Manuela Giugliano (classe ’97) del Brescia, già nel giro della Nazionale da un paio di anni ma in crescita nelle sue prestazioni.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter Cristiana Girelli

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