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Canoa slalom, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020. Giovanni De Gennaro e Stefanie Horn per il salto di qualità definitivo

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Penso che siano due atleti di alto livello. La Horn è molto professionale e sa bene cosa le serve e come prenderselo, lei è pronta di sicuro a crearsi un futuro da vera campionessa. De Gennaro, invece, è ancora in una fase di crescita con prestazioni da ‘migliore dei migliori’ a prestazioni incostanti; sta cercando il suo metodo con un percorso personalizzato, gli auguro di capire presto come auto-valutarsi e valutare le opportunità che come nazionali gli stiamo dando“. Con queste parole il DT Daniele Molmenti ha definito lo scorso settembre in un’intervista concessa in esclusiva ad OA Sport il futuro di Giovanni De Gennaro e Stefanie Horn, che sono certamente i due atleti più rappresentativi della canoa slalom italiana nella stagione che sta per iniziare.

Per quanto riguarda il settore maschile alle spalle di De Gennaro, nel K1 maschile sarà una stagione importante per Zeno Ivaldi e Jakob Weger, chiamati a consacrarsi dopo una passata stagione in cui entrambi hanno vissuto troppi alti e bassi. Tutti e tre hanno steccato nella scorsa rassegna iridata, quest’anno non vi sarà spazio per altri errori.

Nel C1 maschile invece si riparte dal buon quinto posto iridato di Roberto Colazingari, unico a centrare la finale ai Mondiali nelle prove individuali, mentre assieme a lui, nella stessa specialità, Raffaello Ivaldi e Stefano Cipressi sono chiamati a dare dimostrazione di continuità, dopo un anno post olimpico nel quale hanno dimostrato di poter piazzare la zampata buona, non riuscendo nell’intento però negli appuntamenti più importanti.

Nel settore femminile, assieme alla punta di diamante Horn, argento agli scorsi Europei nel K1, deve rialzarsi, dopo un 2017 molto opaco Maria Clara Giai Pron. Alle loro spalle sta emergendo, nella disciplina, appena diventata olimpica, del C1 femminile, la giovanissima Elena Borghi: questa stagione potrebbe rivelarci se potrà essere già pronta per Tokyo o se per vederla in gara per le medaglie olimpiche bisognerà aspettare Parigi 2024.





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Foto: Pier Colombo

roberto.santangelo@oasport.it

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