Ciclismo

Ciclismo, Chris Froome e una spesa esagerata per il caso salbutamolo: 7 milioni di euro per dimostrare l’innocenza!

Pubblicato

il

Non ci sono grosse novità sul caso Chris Froome. La sentenza sulla sua non negatività al salbutamolo, riscontrata durante l’ultima Vuelta di Spagna che poi ha vinto, tarda ad arrivare e il britannico si appresta a partecipare al Giro d’Italia con questa spada di Damocle. La commissione antidoping della UCI tarda e emettere il proprio verdetto anche per merito degli avvocati del keniano bianco che hanno prodotto una vera e propria difesa monstre, un dossier molto corposo con l’intento di evitare una squalifica pesante e possibilmente anche la perdita della corsa a tappe iberica.

I legali di Chris Froome stanno scambiando documenti e studi scientifici con gli avvocati svizzeri della UCI. Come ha dichiarato Christophe Laporte, Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, entrambi i gruppi di avvocati sono davvero molto preparati e questo tarda la conclusione del processo e l’annessa sentenza. La Gazzetta dello Sport riporta che il costo delle consulenze ammonta a circa 7 milioni di euro, una cifra davvero spropositata e che sarà tutta a carico del Team Sky a cui spetta l’onere di dimostrare l’innocenza del proprio uomo simbolo. Si riuscirà a giungere a una conclusione almeno prima del Tour de France?

 





Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version