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Ciclismo: Enrico Gasparotto l’unico azzurro a brillare all’Amstel Gold Race, Nibali prepara la Liegi

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Come ogni settimana, proviamo a tirare un bilancio dei risultati ottenuti dai corridori italiani nelle più importanti corse dei sette giorni precedenti. Dopo la Roubaix, di fatto, i grandi nomi del ciclismo mondiale si sono sfidati solo alla Freccia del Brabante e all’Amstel Gold Race, che si è disputata nella giornata di ieri.

Il grande protagonista a tinte nostrane, proprio nella Classica della birra, è stato Enrico Gasparotto, al quarto podio della carriera all’Amstel Gold Race con un ottimo terzo posto, per certi versi sorprendente. Gasparotto, a 36 anni, è un corridore solido, ma forse non sembrava più in grado di esprimersi a questi livelli in una corsa di questo spessore lottando per la vittoria fino agli ultimi metri. Evidentemente, però, la condizione è ottima e il resto l’hanno fatto il suo feeling con questa corsa e la capacità di trarre il massime dalle strade del Limburgo, che di fatto possono essere considerate il suo giardino di casa. Per lui sarebbe importante provare a ripetersi anche tra Freccia Vallone e Liegi, magari in quest’ultima a supporto di Vincenzo Nibali o come seconda punta, ruolo che potrebbe essere adattissimo ad un corridore dalle sue caratteristiche.

Abbiamo citato lo Squalo dello Stretto, presente alla corsa di ieri e autore di una buona prestazione. Il suo grande obiettivo è la Doyenne, già sfiorata nel 2012: vincendo, porterebbe a tre il totale di Monumento in palmarés, un numero impressionante considerando anche i suoi numeri nei grandi giri. Non scopriamo oggi che la versatilità è anche uno dei suoi maggiori punti di forza e la gamba che gli ha consentito di vincere la Sanremo e farsi vedere davanti anche al Fiandre non può essere evaporata. Tra poco meno di sette giorni, il momento delle verità. Lui sembra stia facendo tutto nel migliori dei modi per presentarsi a Liegi nella migliore condizione possibile. 

Note negative due corridori che in passato si erano già distinti all’Amstel. Per rimanere in casa Bahrain-Merida, Sonny Colbrelli non ha ripetuto la buona prestazione della Freccia de Brabante (secondo) e ha chiuso lontano dai migliori. Questa primavera non è riuscito ad avvicinare i risultati del 2017 e la speranza è che possa presto ritrovare la condizione migliore. Ha qualità per emergere e un mese storto non può certo fermarlo. Nello stesso gruppo di Colbrelli è arrivato anche Diego Ulissi, grande promessa del ciclismo italiano per le Classiche vallonate. La sua prestazione, però, si è inserita nel filone di una prima parte di stagione lontana da quello che potrebbe e dovrebbe essere il suo potenziale.

Nota di merita per Matteo Bono: in fuga dalla mattina, il compagno di Ulissi alla UAE Emirates è stato il secondo miglior italiano dopo Gasparotto, piazzandosi 17esimo nel gruppo di Gilbert e Van Avermaet. Ottima corsa per un risultato comunque prestigioso.





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Foto: Pier Colombo

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