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Ciclismo
Ciclismo, i promossi e i bocciati della settimana: Peter Sagan monumentale, Terpstra non salva la Quick-Step Floors
L’evento ciclistico della settimana è stata la Parigi-Roubaix e non possiamo che partire dalla Regina delle Classiche per valutare promossi e bocciati degli ultimi mesi di grande ciclismo. Indicazioni anche dai Paesi Baschi.
Promossi
Peter Sagan: l’abbiamo atteso a lungo, eccolo. Vincitore nel velodromo, per conquistare la seconda Monumento della carriera, che va ad aggiungersi ai tre Mondiali nel suo palmares da grande cacciatore di classiche. Un’azione da fenomeno quale è, a ricordare le cavalcate dei grandi del passato, con Cancellara e Boonen ultimi interpreti negli ultimi anni. Trova l’stante perfetto per allungare, si gestisce in maniera perfetta e con la sua condotta di gara trova anche supporto dagli ex fuggitivi della prima ora. vederlo correre così è una gioia per gli occhi, e per lui l’unico modo di liberarsi degli avversari.
Jasper Stuyven e Wout Van Aert: gli unici che decidono di mettersi in proprio per provare ad inseguire Sagan, pur con pochi risultati. Alla fine possono trarre sensazioni positive dal punto di vista sportivo da questa corsa. Entrambi sono giovani ed essere nel gruppetto dei big fa ben sperare in ottica futura.
Primoz Roglic: si pensa anche a lui parlando di giovani e di futuro. Quali possono essere i suoi limiti? Tra i migliori a cronometro del mondo, dimostra di andare anche in salita. È giovane, ma soprattutto nuovo al mondo del ciclismo. Lo attendiamo già alle Ardenne, ma nei prossimi anni potremmo anche trovarlo tra i protagonisti per la generale nei grandi giri.
Bocciati
Quick-Step Floors: tattica coraggiosa, certo, ma bruciare due dei tre capitani a più di 70 chilometri dall’arrivo è eccessivo anche per una corazzata come quella belga. Alla fine conquista un podio con Niki Terpstra, ma l’assenza dalle posizioni buone al momento dell’attacco di Sagan è un neo imperdonabile nell’economia della loro corsa. L’olandese, probabilmente, avrebbe avuto anche la gamba per giocarsela.
Sep Vanmarcke e Greg Van Avermaet: bene, ma senza brillare. Si lasciano sfuggire Sagan come la Quick-Step e restano nel gruppo buono. Nell’inseguimento però danno l’impressione di avere poco da spendere per provare a ricucire sullo slovacco.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Valerio Origo