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Coppa Davis 2018, Fabio Fognini chiamato agli straordinari. Imprescindibile in doppio, fattore stanchezza in vista di domenica
Caro vecchio doppio: la specialità rivendica la propria importanza, ergendosi, una volta di più, ad ago della bilancia di una sfida di Coppa Davis. Italia e Francia sono sull’1-1 dopo i primi due singolari ed il match di domani rischia di essere decisivo: chi perde, è chiamato domenica, ad una rimonta molto complicata.
Le coppie provvisorie, delineate nel sorteggio di giovedì, sono quelle composte dai fortissimi transalpini Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut e quella formata da Simone Bolelli e Paolo Lorenzi. Molto probabile, se non praticamente certo, che quest’ultimo venga sostituito da Fabio Fognini, chiamato ancora una volta agli straordinari quando c’è da difendere il Tricolore.
Sarebbe lui l’unico tra i tennisti scesi in campo quest’oggi a tornare a calcare la terra rossa di Genova già domani: dopo le tre ore e trenta di gioco odierne, per il ligure si prospetta un nuovo impegno molto lungo. Del resto, al cospetto degli azzurri c’è una coppia tra le più forti al mondo, che nel 2016 è stata anche in vetta al ranking ATP.
Sono 11 infatti i titoli vinti in carriera dai due in coppia: tra questi spiccano gli US Open 2015 e Wimbledon 2016. Ottimo anche il saldo vittorie / sconfitte negli atti finali: sono infatti appena sei le sconfitte rimediate dai due, ma tra queste c’è anche la finale persa agli Australian Open del 2015, quando i due transalpini furono fermati sul cemento Aussie ad un passo dal trionfo.
A negare loro la gioia di quello che sarebbe stato il primo Slam in carriera, però, furono proprio Simone Bolelli e Fabio Fognini, che si imposero con un doppio 6-4. Domani la superficie sarà diversa, la partita sarà sulla distanza dei cinque set e saranno passati oltre tre anni da quel confronto, eppure i fantasmi di Melbourne potrebbero anche ripresentarsi davanti ai due francesi.
Senza dubbio quello fu il successo più importante (e l’ultimo) della coppia Bolelli / Fognini, che in totale vanta tre titoli e quattro finali perse. Non sembrano esserci alternative: se l’Italia vuole provare a presentarsi in vantaggio domenica, deve fare per forza affidamento sul tennista di Arma di Taggia.
Dopo la maratona odierna il rischio però è che domenica Fognini possa essere stanco per il singolare contro Pouille che, comunque vada domani, si giocherà a punteggio non acquisito, e dunque, ancora una volta sulla distanza dei cinque set. Barazzutti però preferirà non lasciare nulla di intentato e, ne siamo certi, chiamerà il ligure ad un ulteriore sacrificio per amor di Patria.
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Foto: Profilo Facebook Fabio Fognini
roberto.santangelo@oasport.it