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Daniel Ricciardo, GP Azerbaijan 2018: “Non sarà facile ripetermi dopo Shanghai. Sul futuro…”

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Dopo il brillante successo nel Gran Premio della Cina, condito da una serie di sorpassi mozzafiato, è Daniel Ricciardo a prendere la scena (con un sorriso davvero notevole stampato in faccia) nel corso della conferenza stampa che sancisce il via ufficiale del GP dell’Azerbaijan 2018 (clicca qui per programma e tv). Il vincitore di Shanghai torna sulle emozioni che gli ha regalato la gara cinese: “Inizierei con il dire che non ho vinto tanto in carriera, per cui ogni volta che salgo sul gradino più alto del podio è sempre speciale – spiega il portacolori della Red Bull – In secondo luogo era trascorso tanto tempo dal mio ultimo successo, proprio qui a Baku, per cui ho vissuto un mix di emozioni non da poco. Ero reduce dal complicato weekend di Sakhir, una enorme delusione per me, uscire dalla gara dopo pochi giri è stato davvero frustrante. Tornare a correre e vincere è stato davvero eccezionale. Non voglio più pensare ai problemi di affidabilità e preferisco concentrarmi solo sulla guida. Sono cose che capiteranno più avanti quando avremo penalità per cui ora non mi preoccupo”. 

L’australiano poi passa ad analizzare la sua RB14: “Non so se potrà condurci a lottare per il titolo, credo che al momento sia prematuro fare questi discorsi. Sinceramente non ci penso, ci spero, ma sono discorsi che vengono fatti solo perchè abbiamo vinto in Cina. Riassumendo, però, se riusciamo a fare tutto per il giusto verso possiamo lottare in ogni occasione. Dal mio punto di vista è stato importante partire con il piede giusto in questo campionato e non vedo l’ora di ripetermi“.

Ricciardo con il successo a Shanghai ha stabilito un piccolo record. Nei 72 GP precedenti era accaduto solo una volta che un pilota che partiva oltre la quinta casella della griglia fosse riuscito a centrare la vittoria, e ci riuscì lo stesso australiano un anno fa a Baku: “Ad essere sincero preferirei partire più spesso in prima fila, ma non è sempre possibile – sorride – Non so se sia un mio segreto o caratteristica, ma in queste due occasioni sono riuscito a rimontare. Il sabato, come ben sappiamo, è fondamentale, ma la domenica, con ogni sua eventualità, fa sempre la differenza. Bisogna saper sfruttare ogni occasione, dalla Safety Car alle gomme. Nel GP della scorsa stagione ero indietro, poi le penalità e la Safety Car mi permisero di aggiudicarmi la corsa”. 

Sui rivali, Ricciardo non crede ad una crisi delle “Frecce d’argento“: “La Mercedes è sempre molto competitiva. Se non hanno ancora vinto una gara credo sia solamente per una casualità, è solo questione di tempo per rivederli davanti a tutti. Dal nostro canto non possiamo che essere contenti se c’è maggiore equilibrio, ma non penso che cederanno il passo così facilmente”. 

Inevitabilmente si è toccato il discorso riguardante il futuro: “Non so ancora cosa succederà, sono curioso sia di capire se la mia attuale vettura può puntare stabilmente al titolo, come valutare un’altra avventura. Dovrò solamente studiare le opzioni che, eventualmente, mi si presenteranno e quale monoposto sarà la migliore e più giusta per me. Di sicuro non cambierò squadra tanto per cambiare, se farò questa scelta sarà ben ponderata e valida. Ovviamente provo grande fedeltà a questi colori, con i quali corro dal 2008, ma le cose cambiano con il tempo e dovrò mettere da parte i sentimenti. Pensare a cosa sarà giusto per me sarà il mio obiettivo”.

L’opzione Ferrari è una eventualità, ma non sarebbe presa in considerazione con un ruolo non di primo piano: “Se dovessi andare in un altro team metterei bene in chiaro che non potrei mai correre per fare da scudiero. Io voglio competere sempre per il massimo, non certo per limitarmi. Alla Red Bull sono aspetti che non esistono, non so negli altri team… Ci tengo a sottolineare che non ho parlato con nessun’altra scuderia, nè tantomeno che abbia un pre-accordo con la Ferrari. Da tempo stiamo chiacchierando con il mio team, per cui vedremo come andranno le cose. Come scadenza direi che l’estate sarà quella giusta, e non ho timore di non avere un sedile il prossimo anno, nè tantomeno penso di dover essere io ad accelerare le coseNon ho paura, inoltre, di affrontare nuove sfide. Anche se il mio futuro sarà fianco a fianco con un pilota come Lewis Hamilton, dato che Sebastian Vettel lo conosco già bene”. 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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