Formula 1

F1: Aston Martin si propone come alternativa in caso di abbandono della Ferrari

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Siamo giunti al quarto appuntamento del Mondiale 2018 di Formula Uno, a Baku (Azerbaijan), ma tiene banco quello che sarà il nuovo regolamento tecnico del 2021. Liberty Media, gruppo proprietario del Circus, ha rivelato nel corso del weekend del GP del Bahrein le proprie idee circa le nuove power unit. I gestori stelle e strisce, infatti, caldeggiano l’adozione degli attuali propulsori da 1,6 litri V6 turbo ibridi privi dell’MGU-H, il motore elettrico che recupera l’energia del turbo, nella logica del “contenimento dei costi. In questo senso, l’obiettivo della FIA è quello di arrivare ad una decisione definitiva al termine di maggio per consentire ai costruttori di prepararsi per tempo.

Proposte che non sono piaciute al presidente della Ferrari Sergio Marchonne, contrario a questo processo di semplificazione, minacciando l’abbandono nel caso in cui ciò dovesse diventare realtà. Di parere diametralmente opposto è l’Aston Martin (partner di Red Bull), interessata a costruire un motore se la tecnologia e i costi saranno ridotti a sufficienza. In un’intervista a F1 Racing, il presidente e CEO, Andy Palmer ha detto chiaramente che, nell’eventualità di un’uscita di scena del Cavallino Rampante, l’entrata della Casa britannica (che rappresenta) potrebbe andare mitigare l’eventuale danno: “Liberty vuole dei nuovi motori per il 2021. Vogliono portare avanti questo sport. Ora, quando la Ferrari minaccia di lasciare la F1, loro possono dire: Aston e Ferrari hanno lo stesso mercato, lo stesso tipo di cliente, forse non è così male se volete andarvene. In questo momento di cosa ha bisogno la F1? Ha bisogno di un bel calcio nel c**o e di ricordarsi cosa serve. Non si tratta di fare una corsa agli armamenti, si tratta di intrattenere, facendo appello ai carburanti e spingendo la tecnologia”.

Circa la propria partecipazione come fornitore di motori, Palmer è conscio delle difficoltà: “Non mi faccio illusioni su quanto sia difficile realizzare un motore di F1, perché nasco come ingegnere delle powertrain. Se stiamo davvero semplificando e riducendo i costi di sviluppo, c’è una possibilità che potremmo essere coinvolti. Se ciò si verificasse, lo faremo con dei partner”.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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