Formula 1
F1, GP Azerbaijan 2018: inizia il duello Ferrari-Mercedes nelle prove libere. Le Red Bull pronte ad inserirsi
Finalmente ci siamo. Quarto appuntamento del Mondiale di F1 2018, in quel di Baku, per la seconda edizione del GP di Azerbaijan (sarebbe la terza ma nel 2016 la denominazione era GP d’Europa). Dopo i round in Australia, Bahrein e Cina, i bolidi sono pronti ad esibirsi sul primo circuito cittadino in calendario. Sebastian Vettel si presenta ai nastri di partenza in vetta al Mondiale, davanti a Lewis Hamilton, e certamente non si augura di replicare quanto avvenuto l’anno scorso nell’ormai arcinota “diatriba” con Lewis in regime di Safety Car, quando Seb diede una “ruotata” al rivale, reo a suo dire di procedere a velocità eccessivamente ridotta.
Questo però fa parte del passato ed entrambi vogliono centrare il bersaglio grosso su una pista particolare che può essere vista come una somma tra Monza e Montecarlo. Troviamo, infatti, settori con allunghi notevolissimi, tra i quali si evidenzia il rettilineo di partenza di ben 2,2 km, che terminano con staccate decise, ricollegabili allo storico circuito brianzolo. Nello stesso tempo, però, altri settori sono decisamente stretti e tortuosi come solo certi tracciati cittadini possono proporre. Per questo motivo raggiungere un equilibrio d’assetto non sarà facile: usare “poca ala” potrebbe comportare un degrado rapido degli pneumatici e questo andrebbe ad incidere sulla propria prestazione. Il motore sarà importante al pari della trazione in uscita dalle curve lente.
Di tutti questi aspetti terranno conto le due grandi rivali del campionato. La Rossa ha scelto di fare affidamento su un numero cospicuo di gomme ultrasoft, intenzionata a massimizzare la prestazione in qualifica ed anche in gara. Sono previste temperature più basse rispetto al round dell’anno scorso, anche per via del periodo diverso in cui si tiene il GP. Pertanto, se la vettura di Maranello riuscirà a confermarsi “gentile” con le Pirelli, potrebbe fare la differenza ancora una volta. Le Frecce d’Argento, per bocca di Lewis Hamilton, dovrebbero aver trovato una soluzione ai problemi dei primi tre round. I motoristi diretti da Andy Cowell pensano che ci sia stato qualcosa legato al carburante della Petronas che non ha funzionato con l’ultima specifica della power unit. La W09 avrà una particolare ala posteriore “a cucchiaio” per sfruttare una soluzione a basso carico su un circuito dove il motore resta in pieno per il 72% del giro.
Una scelta simile è stata fatta anche in Ferrari: macchina dotata di un’ala posteriore ad hoc, pronta a replicare quanto fatto in Bahrein ed in Cina nel giro secco e concretizzare in gara la propria superiorità. Ci potrebbero essere ulteriori sorprese visto che ieri i garage del Cavallino Rampante sono rimasti chiusi con dei paravento, facendo pensare ad altre novità sulla SF71H. Lo scopriremo…
In questa lotta tecnologica, la Red Bull non vorrà farsi trovar impreparata. Le peculiarità del tracciato di Baku, forse, non esaltano le qualità della RB14. Il propulsore Renault ha sempre un deficit in termini di potenza, specie nel time-attack, e ciò potrebbe essere un handicap non da poco a Baku. I tecnici di Milton Keynes dovrebbero quindi scegliere un assetto più scarico per essere all’altezza della Rossa e delle Mercedes ma l’effetto sul consumo degli pneumatici non sarebbe favorevole.
Ci attende, quindi, un weekend interessante fin da questo venerdì, già fondamentale per andare a delineare gli equilibri in pista tra i top team.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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