Formula 1
F1, GP Azerbaijan 2018: Kimi Raikkonen, l’outsider di lusso a Baku? Safety Car e strategie diversificate potrebbero aiutarlo
Delusione e amarezza: sono queste le sensazioni provate da Kimi Raikkonen al termine delle qualifiche del GP d’Azerbaijan 2018, quarta prova del Mondiale 2018 di Formula Uno. I suoi classici occhiali scuri non riescono a nascondere il proprio stato d’animo, anzi conferiscono ancor di più un qualcosa di “funereo” nell’immagine del finlandese della Ferrari davanti ai microfoni dei giornalisti.
Poche parole, come al solito, e poca voglia di parlare. “Ho commesso un errore nell’ultima curva”, questo è quanto emerge dalle sue considerazioni e lo si può capire: un giro quasi perfetto, due intertempi e record e poi l’errore nel t3, con 3 decimi di vantaggio ed una pole in tasca. Un’altra chance sprecata ed un sesto posto dal sapore amarissimo. Prova a consolarlo il Team Principal Maurizio Arrivabane con una pacca sulla spalla ma per un top driver come lui è difficile da mandare giù.
A Baku, però, non si può mai sapere. La Safety Car è stata spesso decisiva nelle variazioni di strategia. Basti pensare al successo di Daniel Ricciardo del 2017 che, dal 10° posto in griglia, seppe risalire la china in una gara pazza tra incidenti, collisioni in regime di S.C. e bandiera rossa. Pertanto se Raikkonen riuscirà ad uscire indenne dalle prime fasi concitate del via potrebbe tornare in gioco nella grande roulette azera e divertirsi e, magari, concedersi un sorriso sotto i baffi. La velocità dimostrata nel corso del weekend è notevole, la macchina a disposizione è competitiva. Non resta che dare il 100% e poi fare i conti, una volta tagliato il traguardo.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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