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Formula 1
F1, GP Cina 2018: Sebastian Vettel cerca il tris, ma Shanghai è un feudo di Hamilton
Il Mondiale di Formula Uno carica armi e bagagli e si trasferisce immediatamente dal Bahrein alla Cina. É già tempo, infatti, di tornare in pista e, dopo lo spettacolo di Sakhir, c’è la speranza di vivere grandi emozioni anche a Shanghai, dove si correrà per la quindicesima volta nella storia. La Ferrari arriva sul tracciato ideato dall’ingegnere Hermann Tilke e lo fa con due vittorie brillanti ed importanti già messe in cascina. L’avvio di stagione di Sebastian Vettel, al momento, è assolutamente da incorniciare ed i primi 50 punti sono un ottimo viatico in vista del futuro, specialmente se si calcola il fatto che la Mercedes rimane ancora la migliore monoposto del lotto.
Per il team di Brackley è necessaria una pronta risposta nei confronti dei rivali di Maranello e, per loro fortuna, arriva esattamente l’occasione giusta per farlo. Per quale motivo? Il circuito di Shanghai è un vero e proprio feudo sia per Lewis Hamilton sia per la scuderia anglo-tedesca. La Mercedes, infatti, ha centrato il gradino più alto del podio in cinque delle ultime sei occasioni, tre volte con Lewis Hamilton e due con Nico Rosberg. Con il tedesco, inoltre, nel 2012, la scuderia tornò al successo in Formula Uno dopo circa 60 anni. Inoltre, il suo alfiere numero uno, il campione del mondo in carica, a Shanghai non ha rivali. Sono ben cinque, infatti, le sue vittorie, delle quali due piazzate ai tempi della McLaren. Per spiegare quanto il pilota di Stevenage sia difficilmente battibile su questa pista, basta citare i numeri. Ha tante vittorie quante Fernando Alonso (2), Nico Roseberg (2) e Sebastian Vettel (1) messi assieme.
Siamo, dunque, nella casistica del “Lasciate ogni speranza voi che entrate”? Mai fare pronostici così netti con largo anticipo, ma la sensazione è che Hamilton non possa fallire il colpo anche nella sua “seconda casa”. Il quattro volte campione del mondo sa di arrivare su un circuito ideale per il suo stile di guida e per la sua vettura e, fattore non secondario, deve assolutamente rispondere alla doppietta di Vettel. Sbagliare ancora una volta potrebbe davvero aprire scenari assolutamente impreventivabili fino a poche settimane fa e, soprattutto, il gap nei confronti del tedesco (attualmente 17 punti) potrebbe ampliarsi in maniera sensibile. Perché ciò avvenga, tuttavia, la scuderia di Maranello è chiamata ad una vera e propria impresa. Dopo un inizio scintillante ai tempi dell’era di Michael Schumacher (con tre successi tinti di rosso nelle prima quattro edizioni), la Ferrari a Shanghai ha sorriso davvero poco. Nelle ultime 10 gare, infatti, è arrivata solamente una vittoria, nel 2013, con Fernando Alonso. Un bottino davvero magro, se non magrissimo, che spiega quanto la SF71H debba compiere un salto di qualità notevole su un tracciato mai troppo amico. Il passaggio al passo lungo, tuttavia, potrebbe dare una mano in quest’ottica, ma tutta la differenza la farà il carico aerodinamico della Mercedes nel tratto centrale guidato.
Per quanto riguarda eventuali altri inserimenti, non possiamo non citare la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes, a sua volta, deve assolutamente dare una sferzata al suo campionato. Dopo i test invernali, nei quali molti addetti ai lavori erano rimasti estasiati dalla nuova RB14, sembra che Max Verstappen e Daniel Ricciardo si siano trovati catapultati in un vero e proprio incubo. La vettura non sembra competitiva lungo tutto il corso di un weekend, sono sopraggiunti problemi tecnici notevoli e, nel caso dell’olandese, sono sopraggiunti anche diversi errori gravi. La conformazione del circuito cinese, tuttavia, potrebbe fare al caso della Red Bull, ma trasformare quanto scritto sulla carta alla realtà non appare così semplice.
IL TRACCIATO – Prima delle piste di nuova generazione, Shanghai è il perfetto mix di tratti veloci e curve impegnative. Sono presenti, infatti, tre rettilinei notevoli (uno di addirittura un chilometro) nei quali si raggiungono buone velocità, ma i settori guidati non sono da meno. Sono presenti tornanti particolarmente lenti (come curva 1, curva 3, curva 6, curva 13 e curva 14) spesso al termine di rettilinei, in modo da favorire i sorpassi, ma anche curve impegnative e da appoggio, nelle quali il carico aerodinamico farà la differenza. Una pista completa, nella quale non è certo impossibile attaccare un avversario.
IL METEO – Al momento le previsioni parlano di un fine settimana tranquillo. Nuvoloso ma con 18° il venerdì, variabile e 19° il sabato, qualche nuvola in più la domenica e 17°. Sembra scongiurato il rischio pioggia.
ALBO D’ORO GP CINA
Anno | Circuito | Pilota | Vettura | |
---|---|---|---|---|
2004 | Shanghai | Rubens Barrichello | Ferrari | |
2005 | Shanghai | Fernando Alonso | Renault | |
2006 | Shanghai | Michael Schumacher | Ferrari | |
2007 | Shanghai | Kimi Räikkönen | Ferrari | |
2008 | Shanghai | Lewis Hamilton | McLaren–Mercedes | |
2009 | Shanghai | Sebastian Vettel | Red Bull–Renault | |
2010 | Shanghai | Jenson Button | McLaren–Mercedes | |
2011 | Shanghai | Lewis Hamilton | McLaren–Mercedes | |
2012 | Shanghai | Nico Rosberg | Mercedes | |
2013 | Shanghai | Fernando Alonso | Ferrari | |
2014 | Shanghai | Lewis Hamilton | Mercedes | |
2015 | Shanghai | Lewis Hamilton | Mercedes | |
2016 | Shanghai | Nico Rosberg | Mercedes | |
2017 | Shanghai | Lewis Hamilton | Mercedes |
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alessandro.passanti@oasport.it
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