Formula 1
F1, i precedenti della Ferrari nel GP dell’Azerbaijan. Solo un podio per le Rosse a Baku
La F1 fa tappa a Baku. Il GP dell’Azerbaijan sarà il quarto appuntamento del Mondiale, dopo il cambio di calendario che ha visto anticipare la gara di circa due mesi rispetto alle due passate edizioni. Sarà infatti soltanto la terza volta che si correrà sul circuito cittadino della capitale azera, la seconda con l’attuale denominazione, dal momento che nel 2016 si trattò del GP d’Europa.
Un solo podio in due gare per la Ferrari, ottenuto da Sebastian Vettel proprio quando questo circuito debuttò. Una gara in cui il tedesco non fu mai in grado di contendere la vittoria a Nico Rosberg, che non ebbe problemi a scattare dalla pole position e prendersi la vittoria, mantenendo la leadership del Mondiale, poi vinto, su Lewis Hamilton, quinto al traguardo dopo essere partito in decima posizione per un incidente nella strettissima curva 10 durante le qualifiche. La Ferrari “rischiò” di fare doppietta sul podio, perché Kimi Raikkonen si trovava in terza posizione prima di subire 5″ di penalizzazione per aver superato con tutte e quattro le ruote la linea di ingresso ai box (senza effettivamente entrarvi) sul rettilineo. Il finlandese fu in ogni caso infilato all’ultimo giro da Sergio Perez, terzo al traguardo.
Ma il ricordo più vivo a Baku è senz’altro quello dello scorso anno, quello della famosa “ruotata” di Vettel a Hamilton, in risposta al rallentamento del britannico alle spalle della Safety Car che portò Seb a tamponarlo. Un incidente inserito all’interno di una gara lunghissima, con tre ingressi della Safety Car e una sosta di oltre venti minuti per una bandiera rossa. Vettel, nonostante uno stop-and-go di 10″, concluse la gara al quarto posto, fermando la sua rimonta a meno di 2″ dal podio (occupato dal vincitore Daniel Ricciardo, Valtteri Bottas e Lance Stroll). Hamilton, invece, si piazzò quinto, nella scia di Vettel, dopo essere stato costretto a fermarsi dalla direzione gara per ragioni di sicurezza, per problemi alla protezione del casco. Sfortunato, invece, Raikkonen, già toccato da Bottas in partenza. Kimi si ritirò due volte, una volta prima della bandiera rossa, poi, quando gli fu consentito di ritornare in gara (con tanto di penalizzazione), a pochi giri dalla fine.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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