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F1, Mondiale 2018: è corsa a tre per il titolo. La Red Bull si aggiunge a Ferrari e Mercedes. Molto più di un terzo incomodo

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Sembrava una gara tranquilla, anche anonima, come a volte capita in Formula 1. In realtà, per gentile concessione del patatrac dei due Toro Rosso, si è trasformata in una delle corse più pazze degli ultimi anni. Il GP di Cina ci ha regalato lo show di Daniel Ricciardo, alla sesta vittoria in carriera, e soprattutto un Mondiale più aperto che mai.

La corsa iridata sembrava già una cosa a due tra Ferrari e Mercedes, dopo un inverno in cui lo spauracchio di tutti era la Red Bull. Ma la RB14 si era mostrata tutt’altro che performante nei primi due appuntamenti. Non solo, ma erano bastate Australia e Bahrein per avere i primi problemi di affidabilità e le prime penalità. Un problema “storico” per i bibitari, che da sempre ne ha ridotto le chance di titolo, generando un gap poi incolmabile nella seconda parte di stagione.

In Cina è cambiato tutto, proprio in un weekend che sembrava aver confermato questo trend. Perché solo 24 ore fa, nelle prove libere 3, il motore di Ricciardo è andato in fumo. I meccanici sono stati bravi a salvare il salvabile, evitando la penalità. Uno sliding doors che a fine gara, complice anche un pizzico di fortuna, sempre necessario, ha rimesso la Red Bull nella discussione per il Mondiale. Merito soprattutto del pilota australiano, che ha rigettato al mittente le critiche verso una Formula 1 poco spettacolare ed avara di sorpassi. Proprio quel Daniel su cui Chris Horner sembra puntare meno, preferendogli il talento spregiudicato di Max Verstappen.

Certo, il pacchetto della RB14 sembra comunque meno efficiente rispetto a quello della Mercedes e soprattutto della Ferrari, specie in qualifica dove sia Ricciardo che Verstappen fin qui non sono mai stati della partita. Il gap c’è, e il motivo sembra essere sempre lo stesso, la tanto discussa power unit Renault, ma raggiungere una vittoria già dopo tre gare è certamente un risultato notevole, in attesa dei soliti sviluppi aerodinamici che potranno rendere la Red Bull più competitiva, che da terzo incomodo potrebbe ritrovarsi a diventare attrice sempre più protagonista.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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