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Formula 1
F1, pochi sorpassi e spettacolo ai minimi storici: come risolvere il problema? Le soluzioni in vista: aerodinamica sotto i riflettori
Pochi sorpassi in pista. Questo è quello che lamentano gli appassionati di Formula Uno, gare poco movimentate e appassionanti, pochi avvicendamenti nel corso dei 300 chilometri previsti e mutamenti dovuti soltanto a strategie, safety car e incidenti. Il problema sta diventando veramente serio, spesso accade che “si arriva come si parte” e le emozioni sono davvero ridotte al lumicino.
Il GP di Australia, prima prova del Mondiale F1 2018, è stato emblematico: Sebastian Vettel ha operato il sorpasso decisivo su Lewis Hamilton soltanto ai box, tutto dovuto agli errori del Team Haas. Oggettivamente troppo poco, tanto che Max Verstappen ha dichiarato che avrebbe spento il televisore se fosse stato uno spettatore. I piani alti di Liberty Media stanno cercando di cambiare la storia ma non è facile. Ross Brawn ha dato vita a un team di esperti, di cui fanno parte anche Pat Symonds e Jason Sommerville come riporta it.motorsport, proprio per riportare il pathos dei sorpassi in pista. L’obiettivo è quello di aiutare la FIA a una stesura di un nuovo regolamento entro il 2021. I tecnici hanno individuato il problema attuale: sembra infatti esserci un campo di forza intorno a una vettura, quando l’inseguitore arriva attorno al secondo di distacco inizia a perdere prestazione e il sorpasso diventa complicato. Tra gli elementi di disturbo vengono individuati anche l’ala anteriore e i vari bargeboards. Dunque si dovrebbe “semplicemente” rivedere l’intero pacchetto aerodinamico, introducendo delle graduali novità nelle prossime due stagioni.
Riusciremo a riavere dei corpo a corpo, dei confronti diretti tra i piloti, dei ruota-ruota tra i contendenti per le posizioni di vertice? Ne ha bisogno la Formula Uno, ne va del suo benessere e della sua spettacolarità, nonché della sua diffusione e della sua economia.
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