Freccia Vallone 2018, Alejandro Valverde insegue la sesta vittoria. È la classica perfetta per lo spagnolo

“Valverde è il favorito”. In qualunque delle interviste della vigilia da parte dei possibili protagonisti della Freccia Vallone che si disputerà domani, la frase principale è stata sempre questa: lo spagnolo parte nettamente avanti nei favori del pronostico. E non potrebbe essere altrimenti: non ci si può che aspettare un successo da colui che su queste strade ha già trionfato cinque volte, con le ultime quattro edizioni dominate in lungo e in largo. Si va a caccia di una storica sesta volta, con annesso quinto successo di fila.

All’Amstel Gold Race, che di recente ha cambiato percorso, non è andata però come l’Embatido potesse aspettarsi: sul Cauberg ha provato a fare la differenza, ma un’altimetria non del tutto congeniale non lo ha favorito. La condizione, nonostante la quinta piazza finale (ha chiuso alle spalle di Peter Sagan la volata dei battuti), è apparsa comunque quella ideale per queste Classiche delle Ardenne: gli ormai 37 anni non si fanno sentire nelle gambe dell’iberico che sembra essere come il vino, più invecchia e più migliora.

Quella di domani è davvero la Classica che più ama, con le caratteristiche perfette per le sue doti. Ovviamente la Liegi-Bastogne-Liegi (vinta già quattro volte) ha una rilevanza maggiore, ma la Freccia, con il suo Mur de Huy, può essere rinominata la Corsa di Valverde. La pedalata dell’Embatido nell’ultimo chilometro sembra essere davvero unica: quel modo in cui spiana la rampa conclusiva, di circa un chilometro al 9% ma con pendenze che vanno nettamente oltre al 20%, è inimitabile e, ora come ora, imbattibile.

Da sottolineare anche l’apporto che avrà dalla squadra: Andrey Amador, Carlos Betancur e, soprattutto, Mikel Landa sono delle spalle perfette per portare nelle migliori condizioni Valverde nel finale, pronto ad alzare nuovamente le braccia al cielo.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Comunicato stampa Movistar Team – Photo Gomez Sport