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Ciclismo

Freccia Vallone 2018: Vincenzo Nibali dà spettacolo, Alaphilippe interrompe il dominio di Valverde

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L’esito che non ti aspetti al termine di una corsa sorprendente. La Freccia Vallone 2018, pur decidendosi con la solita volata sul Muro di Huy, ha avuto almeno due grandi novità rispetto alle ultime edizioni: in primis un attacco partito a oltre 30 chilometri dal traguardo ha fatto tremare il gruppo e inoltre non ha vinto Alejandro Valverde. Dopo quattro successi consecutivi, l’iberico della Movistar si è dovuto arrendere al francese Julian Alaphilippe, assente 12 mesi fa ma già tra gli assoluti protagonisti sulle Ardenne nel 2016.

La fuga, dopo qualche scatto, non ha avuto problemi a partire e in due fasi si sono avvantaggiati Romain Hardy (Fortuneo-Samsic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis), Romain Combaud (Delko Marseille Provence), Patrick Müller (Vital Concept Cycling Club), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) e Antoine Warnier (VB Aqua Protect Veranclassic). Il gruppo, evidentemente soddisfatto della composizione, ha lasciato subito andare questi corridori, che sono arrivati ad avere un vantaggio massimo nell’ordine dei 5′, anche se per la maggior parte del tempo sono rimasti a circa 4′ dal plotone. La prima parte di gara, di fatto, ha vissuto su questo tenue braccio di ferro, senza però creare situazioni particolari o degne di particolari attenzioni.

La musica, però, è cambiata dopo il primo passaggio sul Muro di Huy ad una sessantina di chilometri dall’arrivo. Robert Power (Mitchelton-Scott) ha alzato il ritmo seguito da corridori interessanti come Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Rui Costa (UAE Emirates), con Mikel Landa (Movistar) che si è inserito in funzione di stopper. Anche nel tratto successivo, però, gli attacchi non si sono placati e sulla Côte d’Ereffe si è staccato un altro gruppetto, comprendente tra gli altri Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Philippe Gilbert (QuickStep-Floors). Proprio verso la sommità, Nibali ha insistito portando via un sestetto molto interessante: con lui si sono avvantaggiati Tanel Kangert (Astana), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors). Il loro vantaggio è arrivato presto a toccare i 40” e si è stabilizzato su queste cifre, anche perché in gruppo la Movistar ha perso l’apporto di diversi uomini, staccati dopo che erano stati impegnati in precedenza.

Il gap del gruppo Nibali è arrivato a sfiorare anche il minuto dopo il secondo passaggio da Huy, ma nel gruppo si sono organizzate altre squadre come Dimension Data, Team Sky e Lotto Soudal, che con un’azione perentoria sono riuscite a mangiare secondi su secondi alla testa della corsa. Sulla Côte de Cherave, poi, un paio di allunghi hanno fatto letteralmente collassare il vantaggio a poco più di 10”, di fatto annullando le possibilità dello Squalo e dei suoi compagni di fuga di imporsi dopo aver condotto in ogni caso un’ottima Freccia Vallone, spezzando il solito canovaccio. Schachmann e Haig hanno provato a resistere, ma sul Muro di Huy i big sono rientrati senza particolari patemi.

La Lotto Soudal ha attaccato le ultime rampe davanti e Jelle Vanendert ha fatto il primo vero forcing a 400 metri dal traguardo. Quando la sua azione si stava spegnendo, ci ha provato Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), che probabilmente ha deciso di partire dopo aver visto un Alejandro Valverde (Movistar) leggermente attardato. Il francese ha scavalcato Vanendert e ha preso vantaggio, stuzzicando però la reazione del murciano: Valverde è riuscito a portarsi sulla sua ruota, ma negli ultimi 100 metri Alaphilippe ha dimostrato di avere qualcosa in più, conquistando il primo successo della carriera sulle Ardenne e migliorando il secondo posto del 2016 ottenuto proprio alla Freccia. Vanendert ha chiuso in terza posizione, confermando di avere un’ottima gamba, mentre Roman Kreuziger (Mitchelton-Scott) si è classificato quarto dopo il secondo posto dell’Amstel. A chiudere la top 5 l’australiano Michael Matthews (Sunweb), che con questa condizione potrebbe essere un nome molto interessante in vista della Liegi-Bastogne-Liegi.

 





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Foto: Valerio Origo

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