Ciclismo

Giro di Romandia 2018, il percorso e le 6 tappe ai raggi X. Tanta salita e una cronoscalata durissima

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Da martedì a domenica, sulle strade della Svizzera, andrà in scena il Giro di Romandia 2018. Breve corsa a tappe che spesso e volentieri offre spunti molto interessanti, anche grazie alle ottime potenzialità del percorso. Andiamo a vedere come si svilupperanno i sei giorni di corsa che porteranno alla conclusione in quel di Ginevra.

Prologo, Friburgo – Friburgo, 4,0 chilometri
Classico percorso da prologo in città. Non ci sono salite, qualche curva insidiosa. Difficile immaginare che qualcuno possa fare una vera differenza.

Tappa 1, Friburgo – Delemont, 166 chilometri
Prima tappa in linea, si inizia subito con le salite. Saranno ben sei i Gpm di giornata. Il primo sulla salita di Lignieres, 4 chilometri oltre l’8% di pendenza media nella prima fase di corsa, seguito dopo qualche chilometro dalla salita del Col du Pierre Pertuis, di 3 chilometri. Da lì lunga discesa che porta al primo passaggio sul traguardo, dove iniziano due giri in circuito. Circuito di 29 chilometri e 500 metri, caratterizzato dalla salita di Le Sommet (4500 metri al 7,3% di media) e dallo strappo di le Rond Pre, che viene in rapida successione con i suoi 800 metri al 7%. Da lì discesa e un breve tratto in pianura per un totale di 11 chilometri per arrivare al traguardo.

Tappa 2, Delemont – Yverdon-Les-Bains, 174 chilometri
Anche qui non mancano le salite. Già in partenza si punta verso il Gpm di Col des rangiers, che però non dovrebbe creare grandi problemi al gruppo. La seconda ascesa arriva al chilometro 110 con i 5,6 km del Col des Etroits, con una pendenza che si aggira sul 6%, ma punte in doppia cifra nella prima metà di scalata. Da lì una lunga discesa che porta ad un primo passaggio sull’arrivo. Negli ultimi 35 chilometri ci sono tre strappetti, ma l’ultimo è a 18 chilometri dal traguardo. Tappa difficile da leggere.

Tappa 3, Ollon – Villars, 9,8 chilometri, cronometro individuale 
Un’autentica cronoscalata, nuda e cruda. La pendenza media sui 10 chilometri è dell’8%, ma in diversi tratti tocca e supera anche il 10%. Una frazione che potrebbe davvero fare la differenza in ottica classifica generale.

Tappa 4, Sion – Sion, 149 chilometri
La salita di Ovronnaz, dopo 17 chilometri, potrebbe essere sufficiente per far esplodere la corsa. Media superiore al 9% su 9 chilometri di salita, un antipasto che può rimanere indigesto. Dopo un lungo tratto in pianura, il gruppo affronterà la salita di Vercorin: 8% di pendenza media su 10 chilometri di lunghezza. Breve discesa poi altra salita verso Nax, 6 chilometri al 6%, e a seguire altra ascesa verso i 1420 metri di Suen. L’ultimo tratto presenta una media del 5,2% su poco più di 5 chilometri di salita. In vetta mancheranno 57 chilometri al traguardo. Ai -41 inizia la salita decisiva: Les Collons, 13 chilometri al 6%, che però possono ingannare. La seconda parte della salita è stabilmente tra il 7 e il 10 per cento, sufficiente per provare a vincere la corsa. Gli ultimi 28 chilometri sono quasi interamente in discesa verso il traguardo.

Tappa 5, Mont-sur-rolle – Ginevra, 182 chilometri
Tre Gpm, tutti concentrati nella prima fase della corsa. Nonostante la tappa sia nervosa è difficile pensare che possa ribaltare le sorti della classifica. A Ginevra, comunque, non è scontata la classica volatona da ultima tappa.





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