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Giro d’Italia 2018: un grande caldo attende i corridori nelle prime tappe in Israele. Una difficoltà da non sottovalutare

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C’era preoccupazione tra gli organizzatori israeliani circa le condizioni meteo: le piogge torrenziali dei giorni passati avevano ridotto le strade di Gerusalemme, sede della partenza del Giro d’Italia 2018, a veri e propri torrenti. Le temperature però sono salite repentinamente nelle ultime ore e si è passati al caldo torrido: ben 37 gradi a mezzogiorno. Venerdì 4 maggio si partirà con una cronometro individuale di 9.7 km ed appare scontato che oltre alle difficoltà del percorso, i corridori dovranno anche tener conto del fattore climatico.

Una crono atipica, caratterizzata continui saliscendi che potrebbe permettere anche ai non specialisti di perdere meno tempo del previsto e nella quale, visti i tanti cambi di ritmo, la gestione dello sforzo sarà fondamentale. Oltre a questo assaggio contro il tempo vi saranno anche le frazioni di Haifa-Tel Aviv e soprattutto la Be’er Sheva-Eilat, 229 chilometri con il lungo passaggio nel deserto del Negev prima dell’approdo alla costa del Mar Rosso con la calura, la sabbia ed il vento che potrebbero giocare un ruolo determinante anche per gli uomini di classifica.

 

 

 

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Foto: comunicato Rcs

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