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Golf, Augusta Masters 2018: Patrick Reed in trionfo! La green jacket è sua! Rickie Fowler e Jordan Spieth sul podio, Francesco Molinari nella top 20

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La green jacket è di Patrick Reed. Il 27enne statunitense ha trionfato nell’Augusta Masters 2018, primo Major stagionale che ha tenuto banco tra giovedì 5 e domenica 8 aprile sul percorso par 72 dell’Augusta National Golf Club, in Georgia. Reed ha conquistato la vetta del torneo a metà gara, resistendo ai tentativi di rimonta degli avversari e soffrendo fino all’ultima buca prima di alzare le braccia al cielo e prendersi la gloria con la conquista del primo torneo dello Slam della sua carriera.

Il fuoriclasse statunitense, eroe della vittoria del team USA nella Ryder Cup 2016, ha completato l’ultimo giro in 71 colpi, vivendo un’altalena di emozioni, a partire dal bogey alla 1, dopo il quale non si è disunito, piazzando un birdie alla 3, un bogey alla 6 e un birdie alla 7. Un altro bogey alla 11 sembrava avergli tarpato le ali, ma un autentico capolavoro alla 12 ha consentito a Reed di portare a casa un birdie sensazionale, seguito da un altro birdie alla 14 e da una gestione oculata del finale di gara, in cui non ha sbagliato nulla, chiudendo le ultime 4 buche in linea col par e completando le 72 hole con 15 colpi sotto il par, quanto bastava per tenersi alle spalle i connazionali Rickie Fowler e Jordan Spieth e vincere il suo primo Major.

Un successo parzialmente inatteso, dato che Reed mancava all’appuntamento con la vittoria dal 28 agosto 2016, quando trionfò nel The Barclays. All’ultima buca è stato fondamentale il primo colpo in fairway, che gli ha consentito di chiudere in totale sicurezza, tenendo a bada il rientro di Fowler, autore di uno strepitoso birdie alla 18 che ha messo pressione al leader della classifica, all’interno di una tornata pressoché perfetta in 67 colpi (-5), con l’unica macchia di un bogey alla buca 5. Fowler ha concluso il torneo a quota -14, ad una sola lunghezza da Reed, ed è finito sul podio per la quarta volta in un Major, senza mai tuttavia assaporare il gusto della vittoria. Discorso diverso per Jordan Spieth, che ha realizzato un giro da sballo in 64 colpi (-8), con 9 birdie e un solo bogey alla buca 18, chiudendo al terzo posto con 13 colpi totali sotto il par e sfiorando il bis del 2015, quando indossò la green jacket mettendosi in mostra al mondo intero col primo dei suoi tre Major vinti in carriera.

Prova di grande maturità anche per lo spagnolo Jon Rahm, l’enfant prodige del golf europeo, capace di chiudere ai piedi del podio a quota -11 con un giro in 69 colpi (-3) nonostante un primo round non all’altezza del suo talento, che di fatto ha compromesso le sue chance di vittoria. Completa la top 5 l’australiano Cameron Smith, quinto a quota -9 con una tornata in 66 colpi (-6), impreziosita da quattro birdie di fila tra le buche 12 e 15. Smith, in particolare, ha appaiato in classifica lo statunitense Bubba Watson, ormai avvezzo alle prime posizioni ad Augusta dopo le due vittorie nel 2012 e nel 2014, lo svedese Henrik Stenson e il nordirlandese Rory McIlroy, quest’ultimo autore di un giro con troppe imprecisioni in 74 colpi (+2), con 5 bogey che lo hanno tenuto giù dal podio.

Nono posto per un altro australiano, Marc Leishman, capace di mettere a referto 5 birdie tra la 12 e la 18 dopo un avvio complesso e di tenersi stretta la top ten a quota -8. Dustin Johnson e Tony Finau, invece, si sono piazzati in decima posizione con 7 colpi sotto il par, mentre l’inglese Paul Casey si è reso autore della rimonta più consistente, recuperando 15 posizioni e salendo al 15° posto con un round in 65 colpi (-7), che gli ha consentito anche di scavalcare lo statunitense Justin Thomas, scivolato al 17° posto con una tornata in 73 colpi (+1).

Decisamente positivo anche l’ultimo giro di Francesco Molinari, partito con tre bogey e un birdie nelle prime 6 buche, ma capace di inanellare quattro birdie tra la 8 e la 14 e di chiudere il torneo al 20° posto a quota -2. Finale in grande spolvero anche per Tiger Woods, 32° a quota +1 con un quarto giro in 69 colpi (-3), inpreziosito da un eagle alla 15 che ha entusiasmato il pubblico di Augusta prima di lasciare la scena a Reed, che può coronare un sogno che vale un’intera carriera.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter PGA

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