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Golf, Augusta Masters 2018: Patrick Reed vola al comando! Marc Leishman insegue davanti a Henrik Stenson. Perde quota Francesco Molinari, Tiger Woods supera il taglio
Cambia la leadership dell’Augusta Masters 2018, primo Major stagionale in corso sul par 72 dell’Augusta National Golf Club. Un giro fantastico ha proiettato Patrick Reed in vetta alla classifica con 9 colpi sotto il par. Un allungo che sa tanto di seria ipoteca sulla possibilità almeno di contendersi fino in fondo la vittoria del torneo. Reed ha completato il secondo round in 66 colpi (-6), aprendo le danze con tre birdie tra le buche 1 e 3, piazzando un bogey alla 4 e poi compiendo un capolavoro con altri tre birdie tra la 7 e la 9. Un bogey alla 10 non ha scalfito la solidità dello statunitense, che ha realizzato altri tre birdie consecutivi tra la 13 e la 15, chiudendo il cerchio con un bogey alla 16 che ha macchiato soltanto in parte la sua straordinaria prestazione.
Col miglior giro di giornata, Reed ha recuperato tre posizioni ed è giunto a metà gara con due lunghezze di vantaggio sull’australiano Marc Leishman, capace di chiudere la tornata in 67 colpi (-5), sfruttando tre birdie tra la 1 e la 3 e soprattutto un fantastico eagle alla buca 15, con cui si è issato al secondo posto a quota -7, tenendo a distanza un altro straordinario protagonista del torneo, lo svedese Henrik Stenson, estremamente continuo finora con due giri sotto il par e attualmente terzo a quota -5.
Ha perso tre posizioni, invece, lo statunitense Jordan Spieth, leader al termine del primo giro, che ha iniziato il round in maniera disastrosa con un double bogey alla 1 e un bogey alla 2, ma si è parzialmente riscattato in corso d’opera, chiudendo la tornata in 74 colpi (+2) e restando a contatto con i migliori in quarta posizione a quota -4. Appaiato a Spieth c’è anche il nordirlandese Rory McIlroy, autore di un giro altalenante in 71 colpi e attualmente quarto, davanti alla coppia composta dai due fuoriclasse statunitensi Dustin Johnson e Justin Thomas, capaci di recuperare rispettivamente 23 e 36 posizioni con un round stratosferico, che li ha proiettati al sesto posto con 3 colpi sotto il par e in piena corsa per la green jacket.
All’ottavo posto, invece, c’è un gruppo composto da ben sei atleti a quota -2, ossia gli statunitensi Charley Hoffman, Tony Finau, Rickie Fowler e Bubba Watson (quest’ultimo in gran rimonta e smanioso di piazzare uno storico tris ad Augusta), il sudafricano Louis Oosthuizen e l’inglese Justin Rose, che ha intenzione di giocarsi la vittoria fino in fondo dopo la beffa un anno fa nel playoff contro lo spagnolo Sergio Garcia, il quale stavolta ha abdicato in fretta, chiudendo in terzultima posizione con 15 colpi sopra il par. Ottima anche la prestazione dello spagnolo Jon Rahm, risalito dal 55° al 14° posto con un giro in 68 colpi ed ora in compagnia dell’austrialiano Cameron Smith, dello statunitense Matt Kuchar e dell’austriaco Bernd Wiesberger.
Perde 7 posizioni, invece, Francesco Molinari, scivolato al 28° posto con un round in 74 colpi, guastato da un double bogey alla 11 e un bogey alla 12 a cui ha rimediato con uno splendido birdie alla 18, e attualmente a quota +2. Supera il taglio anche Tiger Woods, che non è ancora riuscito a completare un giro sotto il par, ma si è salvato restando al 40° posto a quota +4, nonostante un sanguinoso double bogey alla buca 5. Il taglio, infine, si è rivelato fatale per gli inglesi Danny Willett e Ross Fisher, per l’indiano Shubhankar Sharma, per il belga Thomas Pieters e per lo statunitense Jason Dufner, tutti costretti ad abbandonare anzitempo la contesa e a dire addio al Masters.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Twitter PGA