Hockey ghiaccio
Hockey su ghiaccio, Mondiali Prima Divisione 2018: sarà battaglia a Budapest. Obiettivo dell’Italia: tornare in Top Division
Dal 22 al 29 aprile a Budapest è tempo dei Mondiali di Prima Divisione 2018 di hockey su ghiaccio. Il Gruppo A metterà in palio due posti per tornare in Top Division. È proprio questo l’obiettivo dell’Italia, reduce dalla retrocessione dello scorso anno. Per raggiungere tale scopo è stato avviato un nuovo ciclo, con a capo Cleyton Beddoes.
LA NUOVA ITALIA – Ringiovanire. Questa è stata da subito la direzione chiara e precisa intrapresa dal nuovo head coach. L’Italia è cambiata tanto rispetto allo scorso anno e tanti giovani talenti sono stati aggregati ad un gruppo già solido e compatto. Giocatori che si stanno già mettendo in luce su palcoscenici importanti, in Alps ed Ebel League, già abituati quindi ad un livello di gioco elevato e che adesso avranno l’opportunità di esprimersi anche con la casacca azzurra. Saranno loro la spinta in più di una Nazionale che sa combinare esperienza e talento: sarà il mix giusto?
LA PREPARAZIONE – Il cammino che ha portato l’Italia a Budapest è cominciato da lontano ed è stato abbastanza altalenante, frutto degli esperimenti messi in atto da Beddoes, che nei match di preparazione ha fatto ruotare tutti gli uomini a disposizione. Gli azzurri hanno mostrato buone cose sin dall’Euro Ice Hockey Challenge disputato a novembre proprio a Budapest, mettendo in scena ottime prestazioni non supportate però dai risultati (una vittoria e due sconfitte). Poi è stata la volta dell’EIHC di Katowice, a febbraio, dove il passo avanti è stato notevole seppur con la costante del bottino finale e dei cali di concentrazioni nell’arco dei 60′ pagati a caro prezzo. Infine, i quattro test di preparazione dell’ultima settimana contro Austria e Kazakistan: due formazioni di alto livello (la prima sarà in Top Division, la seconda con l’Italia nel Gruppo A) contro le quali gli azzurri hanno saputo lottare. Benzina che ha alimentato la fiducia in vista di Budapest.
IL FORMAT E LE AVVERSARIE – Sei squadre che si affronteranno in un girone all’italiana. Al termine delle cinque giornate verrà stilata la classifica finale: le prime due accederanno ai Mondiali di Top Division del 2019, mentre l’ultima classificata retrocederà nel Gruppo B. L’Italia affronterà cinque squadre agguerrite, tutte con buone possibilità di raggiungere la tanto agognata promozione. Su tutte la Slovenia, retrocessa lo scorso anno come gli azzurri ma reduce dal sesto posto alle Olimpiadi. Il Kazakistan, incrociato più volte dagli azzurri in preparazione, è andato vicino alla promozione già lo scorso anno (chiuse in parità con la Corea del Sud ma dovette arrendersi per lo scontro diretto negativo), mentre altrettanto agguerrite saranno Polonia e Ungheria. Tutt’altro che da sottovalutare anche la Gran Bretagna, promossa lo scorso anno dal Gruppo B.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Carola Semino