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Hockey su ghiaccio, Mondiali Prima Divisione 2018: sarà la Polonia il primo esame dell’Italia di Cleyton Beddoes

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Il giorno del debutto si avvicina. Domani l’Italia inizierà i Mondiali di Prima Divisione di hockey su ghiaccio di Budapest affrontando la Polonia. Un test già fondamentale per cominciare al meglio l’avventura del Gruppo A. Le partecipanti sono sei, inserite in un girone all’italiana: ecco perché gli azzurri non possono permettersi passi falsi, che rischierebbero di complicare il cammino già dopo il primo incontro. In palio, infatti, al termine del torneo, ci sono due posti riservati alle prime due classificate per i Mondiali di Top Division del prossimo anno.

L’obiettivo dell’Italia è chiaro, ritornare nell’élite mondiale, con la speranza poi di restarci e di scrollarsi di dosso quel ruolo di “ascensore”. Per farlo la squadra è stata affidata a Cleyton Beddoes, con il preciso intento di ringiovanire e soprattutto dare spazio ai giocatori italiani. Dopo il taglio effettuato ieri, infatti, sono solo due gli oriundi in roster, Sean McMonagle e Giulio Scandella. Diversi sono invece gli esordienti, tra cui anche Ivan Deluca, gioiellino di Vipiteno. Beddoes ha dovuto inoltre fare a meno di tutta la truppa di Bolzano (dai fratelli Marchetti, a Luca Frigo, Anton Bernard, Daniel Glira e Daniel Frank), fino a ieri impegnati nella finale dell’EBEL dalla quale sono usciti malconci. Assenze che in ogni caso non tolgono forza ad un roster competitivo, che ha ben impressionato in preparazione, giocandosela alla pari con Kazakistan e Austria.

Ma sarà una Polonia ostica quella che gli azzurri andranno ad affrontare, nonostante non abbia vissuto un periodo di avvicinamento tranquillo. Il ritiro è cominciato senza il coach Ted Nolan, che ha lamentato una serie di stipendi arretrati da parte della Federazione polacca; poi è stata la volta dei giocatori, con diverse stelle che hanno rifiutato la convocazione chi per problemi fisici, chi per la necessità di trovare una nuova squadra e quindi evitare infortuni, chi per problemi familiari. Un caos che ha rappresentato un brutto colpo per le ambizioni dei polacchi, desiderosi di tentare il grande salto dopo anni di Prima Divisione. Ci sarà, però, il giovane talento di Alan Lyszczarczyk, chiamato, vista l’assenza di molti veterani, ad esercitare il ruolo di leader della sua Nazionale a soli 20 anni. Due i precedenti recenti tra Italia e Polonia, all’EIHC di novembre e febbraio, entrambi vinti dagli azzurri.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Carola Semino

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