Calcio
Juventus dittatrice in Italia, agnello in Europa. Lo specchio di un calcio italiano in declino inesorabile
Juventus dittatrice in Italia ed agnello in Europa? Sembrerebbe proprio di sì. E’ stata lampante la differenza esistente tra la formazione allenata da Massimiliano Allegri e il Real Madrid di Zinedine Zidane, nel quarto di finale di Champions League all’Allianz Stadium di Torino.
Un 3-0 che non ammette repliche frutto di una superiorità tecnica delle Merengues che, negli ultimi due incontri con i bianconeri, hanno gonfiato la rete in sette occasioni. Davvero troppe per una squadra come la Vecchia Signora che fa del reparto arretrato il suo fiore all’occhiello. Certo, Cristiano Ronaldo ieri ha fatto la differenza: quella rovescia in stile cartone animato giapponese ha suggellato la straordinaria prestazione del portoghese. E’ giusto però interrogarsi, a questo punto, sulle difficoltà del nostro calcio che, per l’ennesima volta, subisce una pesante battuta d’arresto.
Nei nostri confini manca la volontà di cambiare e le sconfitte sul campo, a quanto pare, non servono. Probabilmente chi investe quattrini in questo sport-business è interessato solo al profitto e non ai successi sportivi. Si fa dunque fatica a credere in un progetto a lungo termine che possa portare maggiori entrate e nel contempo fare in modo che il movimento italiano, dai vivai, possa ridestarsi.
Il tonfo della Juventus segue quello dell’Italia di qualche mese fa di San Siro. Questa crisi avrà mai fine?
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: profilo twitter Juventus