Karate
Karate, Premier League Rabat 2018: in Marocco arriva un solo podio per l’Italia. Serve una svolta in vista degli Europei
Si è svolta questo fine settimana a Rabat (Marocco) la quarta tappa stagionale della Premier League di karate, il torneo internazionale più importante della WKF. L’Italia porta a casa un solo podio, con il terzo posto ottenuto nel kata a squadre femminile. Una gara quindi non particolarmente positiva, visto che si trattava anche dell’ultimo grande appuntamento prima degli Europei, che si svolgeranno a Novi Sad dal 10 al 13 maggio. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio la prova degli azzurri.
Partiamo dunque dal podio ottenuto dal terzetto delle Fiamme Oro formato da Terryana D’Onofrio, Michela Pezzetti e Sara Battaglia. Le azzurre hanno battuto nel primo match il Camerun per 5-0 e poi sono state sconfitte dal Marocco per 3-2. Normalmente l’Italia avrebbe dovuto giocarsi il podio nella finale per il terzo posto, ma in questo caso, vista l’assenza di altre avversarie nel tabellone, ha ottenuto in automatico la terza piazza. Questo risultato non è quindi di per sé particolarmente rilevante, ma è comunque un segnale importante in vista degli Europei, dove ci aspettiamo di vedere un’Italia protagonista nel kata a squadre. D’Onofrio e Battaglia hanno infatti realizzato una discreta prestazione anche nell’individuale e sembrano quindi pronte per l’appuntamento del prossimo mese. Oltre a ciò bisogna ricordare anche la recente vittoria della squadra maschile, che non era però impegnata in Marocco.
Passiamo quindi al maschile dove il migliore italiano è Samuel Stea, che si ferma ai piedi del podio, sconfitto nella finale per il terzo posto dal turco Yakan per 4-1. L’atleta brindisino conferma la sua notevole crescita in questa stagione e dopo il terzo posto ai Campionati Italiani, riesce ad essere protagonista anche a livello internazionale. Tappa invece non esaltante per Gabriele Petroni e Alessandro Iodice, a cui manca ancora quel salto di qualità per lottare con i migliori. In generale comunque la pattuglia azzurra non sembra ancora pronta per il grande colpo e anche in questo caso bisogna sperare in un cambio di rotta agli Europei.
Concludiamo infine con il kumite, dove arriva la conferma che l’Italia senza le sue punte non è in grado di lottare con le migliori. Infatti in Marocco gli italiani presenti sono stati quasi tutti eliminati nei primi turni. Si ripropone così la necessità di ampliare progressivamente il vivaio azzurro nel kumite, perché al momento mancano delle alternative valide agli atleti più esperti.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Fijlkam