Ciclismo
Liegi-Bastogne-Liegi 2018: i punti in cui Vincenzo Nibali potrebbe attaccare
Dopo aver vinto il Giro di Lombardia per la seconda volta e la Milano-Sanremo, Vincenzo Nibali prova l’assalto a quella Liegi-Bastogne-Liegi che gli era sfuggita nel 2012. Un rapporto difficile, quello tra lo Squalo e la Doyenne, che però potrebbe finalmente sanarsi domenica. In caso di arrivo in gruppo ad Ans, Vincenzo non partirebbe certo con i favori del pronostico: dove può provare ad anticipare?
Nell’ultima corsa che ha disputato, la Freccia Vallone, Nibali sembra quasi aver fatto le prove generali. Un allungo ad una quarantina di chilometri dal traguardo, sfruttando un momento in cui il gruppo aveva perso la sua compattezza. Certo, la Liegi non è la Freccia e anche le squadre potrebbero prestare maggiore attenzione, specialmente ad un corridore come Nibali che in stagione e in carriera ha già dimostrato di saper vincere in tanti modi. Quest’anno, però, le Monumento hanno sempre visto attacchi a lungo raggio decisivi: lo stesso Nibali alla Sanremo (un attacco sul Poggio è il massimo che si può fare alla Classicissima), Terpstra al Fiandre (quasi 30 chilometri) e Sagan alla Roubaix (anche in questo caso, oltre 50 chilometri). L’andamento di Amstel Gold Race e Freccia Vallone ha confermato questa tendenza, anche se alla fine il Muro di Huy ha fagocitato gli attaccanti, e la Liegi potrebbe finalmente decidersi prima dell’ultimo chilometro dopo qualche stagione in cui l’azione lontana dal traguardo è mancata in maniera quasi eccessiva, con un attendismo estremo fino all’ultimo chilometro.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Comunicato RCS