Ciclismo
Liegi-Bastogne-Liegi 2018, il sogno infinito di Vincenzo Nibali. Lo Squalo cerca l’impresa da antologia
Vincenzo Nibali e l’amore per la Liegi-Bastogne-Liegi, la Decana tanto adorata dallo Squalo che più volte ha provato a vincere ma che ha sempre dovuto rinviare il suo appuntamento con la gloria. La Classica più longeva è un vecchio pallino del siciliano che da sempre sogna di imporsi sul Saint Nicolas: nuovo tentativo domenica prossima quando il capitano della Bahrain Merida sarà al via tra i grandi favoriti della vigilia, pronto a fare saltare il banco e a regalarsi una nuova giornata magica.
Dopo aver trionfato a Sanremo con una delle sue memorabili azioni, Enzo punta dritto alla sua terza Monumento (ha vinto anche due Giri di Lombardia) per arricchire un palmares già leggendario. C’è un punto di domanda sullo stato di forma visto che aveva dovuto abbandonare il Giro dei Paesi Baschi a causa di un foruncolo, non riuscendo poi a brillare alla Amstel Gold Race, tappa di avvicinamento alla Doyenne proprio come la Freccia Vallone. Il 33enne ebbe la sua ghiotta occasione nel 2012 quando concluse al secondo posto alle spalle dell’inatteso kazako Maksim Iglinskiy, ora però è arrivata l’ora di provarci per chiudere il cerchio e consacrarsi meritatamente.
Vincenzo Nibali è molto convinto dei propri mezzi ed è certo di potersela giocare: questa può essere la sua Liegi-Bastogne-Liegi, ci sono tutti i mezzi per potere fare bene e regalare emozioni con qualcuno dei suoi numeri. Ci aveva provato addirittura al Giro delle Fiandre scaldando il pubblico con uno dei suoi attacchi che poi diede il via al futuro vincitore, non si tirerà sicuramente indietro sulle cotes belghe dove la sua incisività può fare davvero la differenza. Tra La Redoute e il Muro degli Italiani dovrà provare ad attaccare per cercare di mettere in crisi gli altri big, c’è bisogno di una delle sue progressioni letali per regalarsi un sogno ed entrare sempre di più nella leggenda del ciclismo. Senza dimenticarsi che avrà a disposizione una squadra di tutto rispetto con Gasparotto (super alla Amstel), gli Izagirre, Pozzovivo e Visconti pronti a dargli una mano.
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