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Ciclismo
Liegi-Bastogne-Liegi 2018: Romain Bardet e Julian Alaphilippe per interrompere un digiuno di 38 anni per la Francia
L’ultimo successo della Francia alla Liegi-Bastogne-Liegi risale al 1980 quando trionfò Bernard Hinault. Quell’edizione fu davvero epica perché Le Blaireau fu l’unico a riuscire a superare indenne una forte nevicata e si impose così in solitaria sul traguardo con un vantaggio abissale di 9’24” sul secondo, l’olandese Hennie Kuiper. Si tratta quindi di un’altra era ciclistica, ma domenica, 38 anni dopo, i transalpini potrebbero tornare sul gradino più alto del podio nella Doyenne grazie a due corridori di grande talento: Julian Alaphilippe e Romain Bardet.
Partiamo da Alaphilippe, che sarà tra i favoriti assoluti alla partenza. Il 25enne della Quick-Step Floors arriva infatti dalla straordinaria vittoria alla Freccia Vallone, dove ha dimostrato tutta la sua classe riuscendo a sferrare un attacco magistrale sul Muro di Huy, interrompendo così il dominio di Alejandro Valverde. Il transalpino è già salito sul podio alla Liegi nel 2015 e quest’anno sembra essere pronto per il grande colpo visto che si presenterà al via con forma e morale al top. Inoltre bisogna anche sottolineare come in una corsa di così difficile avere al proprio fianco una squadra di livello come la Quick-Step Floors possa essere determinante. Alaphilippe ha quindi tutte le carte in regola per realizzare questa impresa.
Anche Bardet possiede le qualità per fare la differenza in questa corsa. Il corridore della AG2R La Mondiale riesce infatti a tenere alla perfezione su percorsi impegnativi e può contare inoltre sullo scatto giusto per staccare gli avversari nel finale. Alla Freccia Vallone ha chiuso nel gruppetto dei migliori, dimostrando che la condizione è in crescita. A differenza del connazionale, non partirà tra i favoriti, ma è sicuramente tra gli outsider di lusso. La Francia potrà quindi contare su due frecce di assoluto livello per tornare ad imporsi alla Liegi-Bastogne-Liegi.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo
