Nuoto
Michele Lacava: “Domenico Acerenza è già il ‘terzo gemello’. Nuoto vince e atletica no? Merito dei tecnici…”
Michele Lacava, ex atleta e tecnico Federale lucano, fa festa assieme a tutto il movimento regionale per il grande titolo italiano del nuotatore corregionale.
“In cuor mio sono sempre stato convinto delle sue enormi potenzialità, la sua tenacia e la sua caparbietà hanno contribuito a fare tutto il resto. Credo che, per il futuro, potrà togliersi altre soddisfazioni“.
Nato come uomo da lunghe distanze, ha compiuto un exploit nei 400 sl. Sarà questa la sua gara in futuro?
“Domenico è, e resterà, un mezzofondista del nuoto, la gara dei 400 sl pertanto rientra in tale contesto e, come tale, non va sottovalutata rispetto a quelle più lunghe, 800 sl e 1500 sl, che lui, comunque, continua a prediligere“.
E’ utopia che Acerenza possa diventare il “terzo gemello” e dare addirittura fastidio a Detti e Paltrinieri?
“Domenico è già il ‘terzo gemello’, visto che fin dagli ultimi mesi del 2017 si allena e vive in pianta stabile con Detti e Paltrinieri presso il Centro Federale di Ostia sotto la supervisione di Stefano Morini“.
Cosa ti aspetti ai prossimi Europei?
“La quarta prestazione mondiale dell’anno non deve dar adito a facili illusioni, bensì deve essere un punto di partenza per ambire a ben altro. Domenico è un ragazzo umile e con la testa sulle spalle, un gran lavoratore, ha fatto enormi sacrifici per arrivare a questi livelli ed ora che è lì, conoscendolo, non si accontenterà di essere una semplice ‘comparsa’. Per il resto, non sono abituato a fare pronostici, ma credo fermamente che Domenico si giocherà le sue carte al meglio delle proprie potenzialità“.
Il nuoto italiano continua a sfornare talenti. Qual è il suo segreto e cosa ha in più rispetto all’atletica?
“Il segreto del nuoto italiano è nella preparazione e competenza dei propri tecnici, la selezione avviene alla base, nelle scuole nuoto federali, e successivamente valorizzato a livello nazionale nei vari centri federali, che fanno da riferimento e reclutamento per le nuove leve. In questo i numeri ci danno una grossa mano, ma l’atletica, e non solo, dovrebbe rivedere alcune ‘strategie’“.
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Foto: Archivio privato Michele Lacava
roberto.santangelo@oasport.it