Motocross, GP Russia 2018: Jeffrey Herlings tenta la fuga nel Mondiale. Tony Cairoli deve inventarsi qualcosa per arginarlo

Il Mondiale MXGP si sposta in Russia, dove andrà in scena il sesto round della stagione. Dopo un quarto delle gare in programma, il campionato sembra avere un solo padrone, Jeffrey Herlings. L’olandese può contare su un bottino di 16 punti di vantaggio su Antonio Cairoli, con l’italiano che è già con le spalle al muro. A Orlyonok deve per forza di cose vincere se vuole ancora nutrire ambizioni di raggiungere il decimo titolo iridato.

È ancora presto, perché mancano ancora quindici gare, ma Herlings quest’anno sembra davvero fare sul serio. L’olandese ha tutto per vincere: il talento, la faccia tosta dei suoi 23 anni e la moto, la KTM, di gran lunga la più veloce del lotto. I risultati stanno dando ragione al leader del Mondiale. Solo in Argentina lui e Cairoli si sono spartiti le vittorie di manche; per il resto, Herlings ha già realizzato tre doppiette quest’anno, due delle quali consecutive, in Italia e Portogallo. Paradossalmente, proprio nel round in cui era favoritissimo, in Spagna, la pista dove si è allenato per gran parte dell’inverno, ha concluso al secondo posto.

In Russia Cairoli dovrà inventarsi qualcosa per contenere quella che somiglia ad una vera e propria fuga. Nei primi tre round il pilota italiano era riuscito a tenere botta sul suo rivale, ma negli ultimi due appuntamenti gli ha inevitabilmente lasciato strada. TC222 è stato vittima di episodi sfortunati che non gli hanno consentito di essere competitivo come vorrebbe ma la sfortuna ha soltanto aiutato un Herlings che aveva in ogni caso mostrato di averne di più.

La strada è lunghissima e Cairoli ha senz’altro le carte in regola per arginare il suo giovane e rampante rivale. Nove titoli mondiali non si vincono per caso e Tony può pescare il jolly in qualsiasi situazione. Ha l’esperienza e il talento giusti per capire l’importanza del momento e dare una decisa sterzata alla sua stagione. Ma deve farlo al più presto, però, prima che la distanza diventi incolmabile.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo