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MotoGP, GP Argentina 2018: Andrea Iannone, serve uno scatto d’orgoglio. Alex Rins è un compagno di squadra scomodo…

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Andrea Iannone sbarca a Termas de Rio Hondo per il Gran Premio di Argentina con la chiara intenzione di confermare i progressi messi in mostra anche a Losail, che spiegano che la sua Suzuki sia una moto decisamente migliore rispetto alla scorsa annata. Il nono posto all’esordio (confrontato con il sedicesimo della stagione precedente) non è certo un risultato eclatante, ma quantomeno incoraggiante. 7 punti messi in cascina che possono dare una leggera iniezione di fiducia al pilota di Vasto che ne ha assolutamente bisogno. Il confronto con il compagno di scuderia, poi, è andato tutto dalla sua parte, dato che lo spagnolo Alex Rins è caduto nel corso della gara

Tra test pre-stagionali e prima parte del fine settimana del GP del Qatar, infatti, Rins ha dimostrato di essere pronto a piazzarsi stabilmente nelle posizioni che contano. Un monito per Iannone che non potrà certo permettersi né di disputare un campionato come quello del 2017, né di prendere paga dal proprio compagno di scuderia che ha appena compiuto 22 anni. Per il nostro portacolori c’è la necessità di trovare in fretta il giusto feeling con la propria Suzuki in ogni situazione, su tutti i tracciati ed in ogni fase di guida. L’anno scorso questa ricerca fu lunghissima (per non dire infinita) e vana, trasformando il Mondiale in una vera e propria battaglia tra Iannone e la propria moto.

Una scuderia storica come la Suzuki (che nel 2016 con Maverick Vinales, va ricordato, centrò anche il gradino più alto del podio a Silverstone) non può fallire per due anni consecutivi il proprio mezzo in maniera così netta e, dall’altra parte, lo stesso si può dire per un protagonista come Iannone. L’ex ducatista (che riportò al successo la casa di Borgo Panigale in Austria due anni fa) è reduce dalla peggiore annata (per distacco) della sua carriera con un tredicesimo posto finale in classifica generale con appena 70 punti conquistati. Un anno quanto mai negativo, condito da cinque ritiri, otto arrivi oltre la decima posizione, nessun podio, ed appena quattro gare chiuse nelle prime sette posizioni. Tre di queste, tuttavia, sono arrivate nelle ultime quattro corse della stagione scorsa. Un segnale che pilota e moto stavano avvicinandosi l’un l’altro. Le conferme sono arrivate anche nei test invernali e nel GP di Losail. Starà al pilota abruzzese, sin da Termas de Rio Hondo, ribadire la bontà del pacchetto edizione 2018, centrando la zona punti in maniera agevole e, soprattutto, mettendosi alle spalle lo scomodo Alex Rins. Sarà un campionato tra due fuochi per Iannone. Una stagione di capitale importanza per la sua carriera, nella quale dovrà portare al massimo livello la sua qualità e la sua sapienza tecnica.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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