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MotoGP, GP Argentina 2018: è il Dovizioso più forte di sempre. C’è da cancellare la gara del 2017 che pesò tantissimo…

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Dopo il primo assaggio in Qatar, riparte il Motomondiale. Il prossimo appuntamento è in Argentina, a Termas de Río Hondo. Andrea Dovizioso si presenta da leader del Mondiale dopo aver trionfato a Losail e aver battuto all’ultima curva Marc Marquez. Tanto è cambiato da dodici mesi a questa parte, perché Dovi è maturato tanto, si è giocato il titolo nel 2017 ed ha cominciato con il piede giusto questa stagione. Un salto di qualità notevole, cominciato probabilmente proprio qui, un anno fa.

LA SOLITA CADUTA – Quella 2017 era una stagione particolare già alla vigilia, per l’arrivo in Ducati di un compagno “scomodo” come Jorge Lorenzo, con tutto il carico di aspettative che accompagnavano lo spagnolo. Andrea sembrava dover essere relegato a un ruolo di gregario, poi però la pista ha parlato diversamente. La crescita della scorsa stagione è passata anche per il boccone amaro dell’Argentina. Un film già visto e rivisto: Aleix Espargaro è scivolato facendo strike con la moto di Dovizioso, nel gruppetto in lotta per il quarto posto. Allora nessuno poteva sapere come sarebbe proseguita quella stagione, ma a conti fatti quello 0 ha pesato tantissimo (per quanto anche Marquez terminò in terra quella gara…).

UN FILM GIÀ VISTO – Ma i precedenti negativi di Andrea Dovizioso in Argentina non finiscono certo qui. Se nel 2017 fu Espargaro il suo giustiziere, nel 2016 fu Andrea Iannone in quel contatto che tutti ricordano. Un harakiri perfetto, all’ultima curva, con un Dovizioso eroico nel risollevare la moto (soprattutto mettere da parte la rabbia) e portarla a piedi al traguardo, chiudendo al 13° posto. Se l’Argentina fu importante per la crescita dello scorso anno, due anni fa fu probabilmente spartiacque per la carriera di Dovizioso, perché quell’incidente ebbe il suo discreto peso nella scelta della Ducati di puntare su di lui anziché su Iannone.

UN FINALE DIVERSO – Sbagliato però dire che l’Argentina porta male a Dovizioso. Se nella prima edizione del 2014 concluse al 9° posto, diverso è stato il risultato nel 2015, quando Andrea riuscì a portare la sua Ducati sul secondo gradino del podio, complice la caduta di Marquez nel penultimo giro. Poi sono arrivate le due cadute di cui sopra. Questa volta il finale del film potrebbe essere diverso, perché tanto è cambiato nelle ultime due stagioni, sia per lui che per la Ducati. È il Dovizioso più forte di sempre e quest’anno potrà avere la meglio anche2 della sfortuna. D’altronde il conto è ancora aperto e prima o poi dovrà essere saldato.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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(foto Valerio Origo)

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