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MotoGP, GP Argentina 2018: Valentino Rossi e la danza del sole. Il Dottore vuole l’asciutto, caccia alla vittoria da leggenda

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Valentino Rossi è pronto per fare la danza del sole a Termas de Rio Hondo. Il Dottore crede fermamente di poter vincere il GP di Argentina 2018, seconda prova del Mondiale MotoGP, come ha lasciato trapelare nelle dichiarazioni della vigilia ma ha bisogno che l’asfalto sia asciutto: in queste condizioni, forte di un passo gara davvero importante, ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco e per tornare al successo.

Non è un miraggio e non è impossibile, il centauro di Tavullia può credere nell’impresa a patto però che il cielo gli dia una mano: da tempo non sentivamo Vale così sereno e tranquillo dopo prove libere e qualifiche, l’ottimismo ha fatto breccia all’interno del team Yamaha e il tracciato sembra essere congeniale alle caratteristiche della moto. Dopo il terzo posto ottenuto in Qatar con una prestazione da vero leone, Valentino Rossi vuole replicarsi e ribadire che è in piena lotta per il titolo iridato facendo sognare tutti i suoi tifosi. Dovrà rimontare dall’undicesima posizione sulla griglia di partenza, frutto di una qualifica resa complicata a causa delle incerte condizioni meteo: l’asfalto maculato, misto asciutto-bagnato, non è congeniale al 39enne che infatti spera in condizioni meteo chiare.

La preferenza è naturalmente per l’asciutto ma la pioggia non sarebbe comunque sgradita, a patto che sia costante per tutta la gara e che l’asfalto sia bagnato e non semplicemente umido. La scelta delle gomme è determinante, il nove volte Campione del Mondo ha qualche problemino con le mescole più morbide ma nelle ultime ore e durante il warm up avrà il modo per apporre i giusti correttivi come ha più volte fatto in carriera per settare un mezzo che gli permetta di lottare per il massimo traguardo. Il favorito della vigilia è Marc Marquez, il Dottore dovrà essere bravo a non farlo scappare via e a marcarlo stretto, provando subito a rimontare delle posizioni in partenza senza essere costretto poi a degli ostici sorpassi che potrebbero togliergli tempo prezioso. Finalmente la Yamaha sembra essersi messa a posto grazie al lavoro costante di una leggenda infinita, ora serve il sole per provare l’impresa da fenomeno.

 





(foto Valerio Origo)

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