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NBA 2018: Boston batte Toronto e tiene viva la corsa al primo posto ad Est. Vince Golden State, paura per McCaw

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Il piatto forte della notte NBA era certamente lo scontro in cima alla Eastern Conference tra Toronto e Boston. Al TD Garden l’hanno spuntata proprio i Celtics, che hanno vinto 110-99 riaprendo la corsa al primo posto. L’equilibrio ha regnato sovrano per quasi tutto l’incontro, testimoniato dalle 15 parità e dai 20 cambi di leadership. Nel quarto periodo, però, è stata Boston ad allungare, con un 10-0 di parziale a 3′ dalla fine risultato poi definitivo.

Il miglior realizzatore è stato Marcus Morris, con 25 punti, il quale ha però terminato in anticipo la sua partita: a 10.9″ dalla fine ha infatti subito un fallo dal quale è nata una rissa e a farne le spese è stato lui, colpito da due tecnici (uno a testa per Serge Ibaka e C.J. Miles) e quindi espulso. Decisivo anche il contributo di Jayson Tatum, con 24 punti. Ai Raptors non è bastata la prestazione di DeMar DeRozan, con 32 punti realizzati. Per Boston si tratta della sesta vittoria consecutiva, che la porta a sole due lunghezze da Toronto, con ancora sei incontri da disputare, uno dei quali proprio contro i Raptors, mercoledì all’Air Canada Centre.

Nella notte ha ritrovato il sorriso anche Golden State, dopo tre sconfitte di fila, che ha vinto per 112-96 contro i Sacramento Kings. La differenza l’ha fatta il terzo periodo, ma proprio alla fine di quel parziale è arrivato un brutto infortunio per Patrick McCaw, vittima di una brutta caduta sulla schiena dopo un tentativo di schiacciata e relativo contatto con Vince Carter. Il giocatore di Golden State è rimasto per tanti minuti a terra sul parquet, dolorante, prima di essere portato via in barella tra lo shock generale di pubblico e compagni. La partita ha visto quindi Kevin Durant realizzare 27 punti e prendere 10 rimbalzi, mentre è rientrato dopo otto partite di assenza Klay Thompson, autore di 25 punti con 10/19 dal campo.

In chiave playoff, hanno vinto i Washington Wizards, 107-93 sugli Charlotte Hornets, successo fondamentale che ha sancito la matematica qualificazione alla postseason. La partita ha segnato poi anche il ritorno in campo dopo due mesi di John Wall, che ha dato il suo contributo con 15 punti e 14 assist. Il miglior realizzatore è stato però Otto Porter jr. con 26 punti (e 11 rimbalzi), con Bradley Beal a 22 e 6/8 da tre. Da segnalare anche la doppia doppia di Dwight Howard con 22 punti e 13 rimbalzi.

Il risultato più sorprendente della notte, però, è la sconfitta dei Miami Heat sul campo dei Brooklyn Nets per 110-109. Una brutta serata per Miami, che prima sembrava poter vincere agevolmente ma poi si è fatta riprendere nel secondo tempo perdendo all’overtime. Nel finale particolarmente duro, poi, con molti contatti fisici, Dwyane Wade ha lamentato di aver subito un fallo sull’ultimo possesso. Miami ha perso così l’opportunità di staccare il pass per i playoff e ha visto anche Hassan Whiteside polemizzare a fine partita per lo scarso minutaggio (20 minuti al ritorno dopo nove partite, senza giocare quarto periodo e overtime). La sconfitta degli Heat tiene così aperta qualche piccola speranza, almeno dal punto di vista della matematica, per Detroit, che ha vinto per 115-109 contro i New York Knicks, senza Blake Griffin e Reggie Jackson ma con Andre Drummond, che ha chiuso con 22 punti e 17 rimbalzi.

I risultati di sabato 31 marzo

Washington Wizards – Charlotte Hornets 107-93
New York Knicks – Detroit Pistons 109-115
Boston Celtics – Toronto Raptors 110-99
Miami Heat – Brooklyn Nets 109-110 (OT)
Sacramento Kings – Golden State Warriors 96-112

LE CLASSIFICHE

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter NBA

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