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NBA 2018, Marco Belinelli è pronto per i playoff: “A Philadelphia sono di nuovo sereno. Vogliamo andare lontano!”

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La stagione NBA di Marco Belinelli ha letteralmente cambiato faccia con il passaggio da Atlanta a Philadelphia. Il nativo di San Giovanni in Persiceto si è calato alla perfezione nel contesto dei 76ers, tornati finalmente competitivi dopo anni di costruzione: sono arrivate 23 vittorie in 28 gare, 16 delle quali consecutive, per qualificarsi non solo ai playoff ma issarsi addirittura fino al terzo posto della Eastern Conference.

Qui sono me stesso: il Marco Belinelli che prende tiri in equilibrio precario, che magari fa qualche errore in difesa ma che ha fiducia“, esordito Beli in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. I playoff cominceranno domani. “Non vedevo l’ora di tornarci. Pensiamo una gara alla volta, anche perché ci manca esperienza: solo io, Redick e pochi altri abbiamo già giocato a questo livello. Ma credo molto in questa franchigia e in coach Brown“. Prima avversaria i Miami Heat di Dwyane Wade. “Li rispetto tantissimo, hanno sempre giocato un basket intelligente e di sostanza. La stella è Goran Dragic ma c’è anche James Johnson. E poi Wade. Non penso sia a fine carriera, è sempre forte e va rispettato. Sa come vincere e prendersi i tiri decisivi“.

Qual è l’obiettivo? “Il primo era arrivare ai playoff, ora vogliamo andare lontano. Sappiamo di avere quello che serve per fare bene ma teniamo i piedi per terra. Siamo carichi ma senza illusioni“. Belinelli si trova benissimo a Philadelphia, nonostante sia arrivato solamente a febbraio. “Siamo un grande gruppo sia dentro che fuori dal campo. Ambientarmi in fretta, anche a Chicago e San Antonio, è sempre stata una mia grande qualità. Qui è stata fondamentale la loro voglia di avermi, il fatto che mi considerassero il pezzo mancante. Ho avuto subito fiducia. Sono rinato qui. Mi serviva un cambiamento dopo Atlanta. Qui la squadra crede in me e sono sereno e tranquillo, posso giocare a modo mio. Non mi capitava da tempo“.

Poi c’è Ben Simmons. “Mai giocato con uno così giovane e forte. Ha un gran talento offensivo, è alto 208 centimetri ma sa passare la palla e fa sempre la cosa giusta. È fenomenale: dovrà essere lui il rookie dell’anno e in futuro lo vedo come MVP. Poi è una bravissima persona, con una voglia di vincere fuori dal comune“. Joel Embiid, invece, è mancato ultimamente. “Ci manca tanto. Abbiamo vinto ma la sua assenza è pesantissima. In attacco è incredibile ma è in difesa che fa la differenza. Prende rimbalzi, stoppa, fa paura sotto canestro“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter Philadelphia 76ers

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