Ciclismo

Niki Terpstra, vero Leone delle Fiandre: domina la Ronde con gambe e tattica, che accoppiata con la Roubaix! Tra i grandi del Nord

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Niki Terpstra ha compiuto un vero e proprio passo nel mito del ciclismo: ha pedalato nella storia, ha incantato nei luoghi dove il tempo si è fermato, ha fatto la differenza nelle corse più antiche e che rievocano corse e momenti epici. Dopo l’apoteosi alla Parigi-Roubaix del 2014, oggi l’olandese ha vestito i panni del Leone delle Fiandre e da vero indomabile ha conquistato la prima Ronde della carriera: la doppietta vincente nelle due gare della Settimana Santa del ciclismo proietta il 33enne tra i grandi delle Classiche del Nord e lo consacra anche tra i miti del pedale arancione visto che i Paesi Bassi non festeggiavano sul traguardo di Oudenaarde addirittura dal 1986 con Adrie van der Poel.

La gamba dell’uomo della Quick-Step Floors è semplicemente sembrata la migliore, è stato l’unico che ci ha provato in maniera convincente e si è imposto in solitaria con pieno merito, creando un grande dispiacere al pubblico di casa che ha dovuto assistere al sigillo di un grande rivale nella corsa belga per eccellenza. Niki Terpstra ha letto la corsa in modo encomiabile, la sua tattica è stata perfetta e il suo approccio all’ultima parte di gara ha sorpreso tutti gli altri grandi favoriti della vigilia: ha capito che la sparata di Vincenzo Nibali in uscita dal Kruisberg andava seguita, non ha forzato nel tentativo di rientrare subito sui tre fuggitivi, ha cambiato improvvisamente il ritmo sull’ultimo Kwaremont e ha gestito il finale con grande brillantezza.

La domenica di Pasqua rimarrà per sempre nei ricordi di questo coriaceo corridore, troppo spesso sottovalutato e non preso abbastanza in considerazione ma ancora una volta capace di dimostrare in strada tutto il suo valore e le sue doti innate. Oggi la carriera dell’olandese ha definitivamente svoltato: vincere Roubaix e Giro delle Fiandre non è da tutti, una doppietta (anche se nel giro di quattro anni) che impreziosisce una carriera di assoluto spessore. Ha vinto con intelligenza, sagacia e grandi gambe (queste si erano già viste alla E3 Harelbeke vinta settimana scorsa), da vero campione come in pochi si aspettavano, sfruttando anche l’attendismo dei favoriti Peter Sagan e Greg Van Avermaet.

 





(foto pagina Facebook Quick Step Floors)

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