Nuoto
Nuoto, Alessandro Miressi: “Pronto a raccogliere l’eredità di Filippo Magnini ma devo ancora migliorare”
L’Italia del nuoto è in cerca dell’erede di Filippo Magnini, ritiratosi dall’attività agonistica alcuni mesi fa, o di chi, potenzialmente, possa raccogliere il testimone. Al momento, Luca Dotto, medaglia d’oro in vasca lunga e corta agli Europei, è quello che sembra essersi fatto carico di questa responsabilità ma parlando di un atleta classe ’90 lo sguardo, forse, va rivolto a qualcun’altro.
Il nome è quello di Alessandro Miressi, vincitore dei 100 sl nei recenti Campionati Italiani con il crono di 48″36, quarta prestazione italiana di sempre. Una prova che gli ha spalancato le porte della rassegna continentale a Glasgow (3-9 agosto) dove aspira a fare bene e, perché no, provare ad essere tra i protagonisti per una medaglia.
202 cm x 94 kg il “Gigante buono” piemontese è un nuotatore ancora tutto da costruire sia fisicamente che mentalmente. La gara nella piscina romagnola ha messo in evidenza una seconda vasca da urlo (24″78). Una prestazione alla Magnini, in rimonta nei secondi 50, con un Dotto davanti a tutti al tocco di metà gara (23″13). Poi quella chiusura in stile “motoscafo” ha stimolato paragoni, forse, un po’ azzardati ma vedendo come nuota questo ragazzo si può anche esagerare.
“Siamo pronti a raccogliere l’eredità del grande capitano per la gara regina e per la staffetta veloce. Dopo questo tempo di Riccione anche io posso pensare ad una medaglia. Devo crescere nella prima vasca senza strappare e tenere fino alla fine“, ha dichiarato Miressi intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Classe ’98, dopo aver conseguito la maturità scolastica nella scorsa stagione, il giovane nuotatore nostrano è sempre più dedito a questa specialità, con regimi di allenamento più importanti in vasca ed in palestra: “Devo ancora potenziarmi, diventare più ciccione, più grosso. Peso 97 kg, mi dovrei definire un po’ di più. I decimi sono in palestra ed è necessario essere più esplosivo in partenza, visto che perdo tanto rispetto agli altri in questo particolare”.
Detentore della quarta prestazione europea dell’anno, preceduto dal russo Vladimir Morozov (47″75), dall’astro nascente britannico Duncan Scott (48″02), che rivaleggiava proprio con il nostro portacolori nelle competizioni giovanili, e dall’ungherese Nandor Nemeth (48″31), il torinese vuol regalarsi soddisfazioni a livello internazionale ed iniziare un percorso denso di successi per raccogliere il testimone di “Re Magno”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Enrico Spada