Nuoto
Nuoto, Campionati assoluti 2018: IL PAGELLONE – Largo ai giovani: Cusinato, Burdisso, Vergani, tricolori con vista su Tokyo
SIMONE SABBIONI 6.5: Si fa trovare presente sui 50 dorso ma poi confessa di aver preparato in particolare i 100. Così si spiega il riscontro cronometrico non esaltante per il pupillo di Matteo Giunta che porta a casa la qualificazione per Glasgow e tanta fiducia, senza dimenticare dove era un anno fa.
THOMAS CECCON 7: Doppia qualificazione agli Europei juniores e un assaggio di quello che potrà essere nei prossimi giorni. Centra il secondo tempo in batteria e il bronzo nei 50 dorso che non sono certo la sua gara preferita e poi fa segnare il personale nei 50 stile. Copenhagen è solo un brutto ricordo.
SIMONA QUADARELLA 7.5: Sfiora il personale, fa segnare un tempo di alto livello e centra l0obiettivo qualificazione a Glasgow già alla prima giornata. Gli 800 non sono la sua gara preferita ma li affronta con la grinta della leonessa e domina in lungo e in largo. Come lei, adesso, in Italia, non c’è nessuna.
DILETTA CARLI 6: Lancia qualche segnale di ripresa anche se la qualificazione per gli Europei è lontana. Chiude al secondo posto gli 800 e da qui, oltre che dal nuovo luogo di allenamento 8Bologna) deve ripartire per costruire la seconda parte della carriera.
GABRIELE DETTI 7.5: Rientra dopo sei mesi di stop, ancora sofferente alla spalla, e nuota con grinta chiudendo a 3’47″07, un tempo impossibile per qualsiasi altro italiano fino all’Acerenza di oggi pomeriggio. Ora inizia un’altra gara, quella della guarigione.
DOMENICO ACERENZA 8: Che tempo per il lucano di Sasso di Castalda, il paese di 800 anime dove oggi hanno suonato forte le campane della chiesa. Quinto tempo all time in Italia, quarto stagionale al mondo in una gara ben frequentata a livello mondiale. L’Italia ha trovato il terzo incomodo e ora vediamo cosa saprà fare sulle distanze più lunghe che dovrebbero essere il suo pane.
GREGORIO PALTRINIERI 6: Non è la sua gara, la utilizza per prendere contatto con la realtà italiana dopo tanta australia ma forse non pensava di chiudere così lontano dal nuovo compagno di allenamenti.
ARIANNA CASTIGLIONI 7.5: Personale sui 100 rana, vittoria nell’ennesima sfida con Carraro e qualificazione agli Europei: meglio di così non poteva iniziare il campionato italiano della lombarda. Sta bene, l’infortunio è dietro alle spalle, e si vede.
MARTINA CARRARO 6: L’unica nota lieta è la qualificazione agli Europei. Per il resto non brilla, ha rallentato l’azione rispetto allo scorso anno e soffre anche dal punto di vista cronometrico.
ILARIA CUSINATO 8: Terzo tempo italiano all time per la veneta che sta migliorando evento dopo evento. La medaglia di Copenhagen le ha dato maggiore consapevolezza nei propri mezzi e nei 400 misti domina con una seconda parte di gara di altissimo livello. L’impressione è che abbia ancora ampi margini di miglioramento.
CARLOTTA TONI 7: Ritrovata. Dopo una stagione difficile, coincisa con la morte dell’allenatore, è tornata sui livelli di due stagioni fa e sarà a Glasgow in una specialità dove le “ragazzine terribili” sembravano prendere il sopravvento.
ALESSIA POLIERI 7: Anche lei ritrova lo smalto giusto dopo quattro stagioni in cui sembrava aver messo da parte questa specialità per dedicarsi solo alla farfalla. E’ la donne delle sorprese e stavolta ne riserva una importante a se stessa conquistando il pass per l’Europeo con anticipo rispetto alle previsioni, lei che era l’atleta dell’ultima ora.
ANDREA VERGANI 8.5: E’ la prestazione top della giornata. Secondo tempo il Italia e secondo tempo stagionale al mondo dopo la disputa dei Giochi del Commonwealth. Tanta roba per il Milanese che si candida come quinto incomodo per la staffetta veloce. Volto nuovo a sorpresa ma piacevole scoperta.
LUCA DOTTO 6: Strappa il pass per Glasgow ma esce immusonito dall’acqua per la sconfitta ma soprattutto per un crono non all’altezza delle aspettative. Da rivedere sui 100 stile.
MARCO ORSI 4.5: A Copenhagen aveva salvato la spedizione con l’oro nei 100 misti dopo aver deluso nello stile libero e qui arriva una preoccuopante conferma dell’involuzione di un velocista che sembra aver perso smalto nel suo terreno preferito. E’ un problema tecnico che deve risolvere al più presto se vuole essere protagonista a Glasgow.
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