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Nuoto, Campionati Italiani 2018. Da Copenhagen a Riccione: la crescita continua di Ilaria Cusinato

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Adesso non è più una promessa, è una certezza del nuoto italiano. Ilaria Cusinato non si ferma dopo il bronzo di Copenhagen che ha segnato la sua prima volta sul podio a livello assoluto. Nella giornata che porta alla ribalta diversi giovani del vivaio azzurro, Ilaria Cusinato si prende la copertina vincendo i 400 misti più veloci degli ultimi anni, chiudendo in 4’37″14, quarto crono dell’anno a livello mondiale e terza prestazione italiana all time.

La “cura Morini” sta funzionando, dopo un anno di assestamento a Verona, lontano da casa e dagli affetti, per l’atleta veneta che già si era fatta apprezzare a livello giovanile vincendo tanto. “Ha capito come si vive lontano da casa, ha trovato maggiore solidità e anche in allenamento rende di più. Sarebbe facile dire che non ha più la scuola e si allena di più: non è automatico. Il lavoro va modulato e non bisogna esagerare. Direi che al momento abbiamo trovato un buon equilibrio“: questa la spiegazione di Stefano Morini Ilaria Cusinato da parte del tecnico livornese che stravede per lei e può portarla ancora più in alto.

Dal punto di vista tecnico, soprattutto sui 400 misti, ci sono ancora tanti aspetti da migliorare nella nuotata della atleta veneta che ha nella prima parte di gara il punto più debole, mentre nella parte finale, rana prima (migliorata da poco) e stile libero poi, si scatena mettendo in difficoltà le rivali. Intanto il carattere c’è e anche la voglia di comunicare perché fermarla, anche dopo le vittorie, non è semplice, segnale chiaro di maturazione e di crescita che non si sa dove possa portarla.

Di sicuro è una delle punte della Nazionale del futuro, una atleta fisicamente dotatissima e che può dire la sua in una specialità, quella dei misti, che non vede protagoniste italiane a livello assoluto dai tempi di Alessia Filippi. Quella Filippi che ancora Ilaria Cusinato, nonostante il personale di oggi, guarda da lontano ma che, di questo passo, potrebbe avvicinare molto in fretta, magari all’Europeo di Glasgow dove potrebbe mancare la dominatrice degli ultimi anni, Katinka Hosszu e potrebbero aprirsi prospettive interessanti per la portacolori azzurra e, in questo caso, vincere (il bronzo a Copenhagen) ha aiutato a vincere (il titolo italiano) e a fare un ulteriore salto di qualità.





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