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Nuoto, Campionati Italiani 2018: Domenico Acerenza, la cura “Morini” funziona

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Ammettiamolo, l’infortunio di Gabriele Detti di stamane, al termine dei 400 stile libero, aveva lasciato basiti un po’ tutti. L’interesse delle otto vasche, che erano un po’ l’attrazione vera della prima giornata di gare negli Assoluti di nuoto di Riccione 2018, era sfumato per il riacutizzarsi del dolore alla spalla del livornese.

Ci sbagliavamo. E’ stato il suo compagno di allenamenti a stupire. Voi direte: “Ah certo…Gregorio Paltrinieri?” No, l’ultimo arrivato nel gruppo di Stefano Morini. Un ragazzo del Sud, proveniente da un paese della provincia di Potenza (Sasso di Castalda) di 817 anime. Il suo nome è Domenico Acerenza.

Cresciuto a pane e sofferenza nella sua terra, ama far fatica e le sue distanze erano sempre quelle più logoranti in piscina: 800 e 1500 stile libero. I tempi erano buoni ma il buon Domenico voleva il salto di qualità ed ecco la scelta rischiosa: andare alla corte di Morini, il mentore dei Gemelli Diversi del nuoto, per mettersi in discussione. “Mi aspetto un tempo sotto il 3’50”, gli aveva detto il “Moro” poco prima dei campionati. Acerenza ha decisamente esagerato: 3’46″27, quarto tempo al mondo nel 2018, quinto crono all time in Italia e riferimento da finale mondiale, oltre ovviamente al pass continentale per Glasgow.

Entusiasmo e stupore albergano in un ragazzo, classe ’95, che, guardando i suoi più noti compagni di squadra, studia per essere come loro ed il suo primo esame importante è da 30 e lode. Ora, però, arriva il difficile. La riconferma in contesti più importanti sarà la vera sfida ma Domenico, cresciuto un 1500 sl alla volta, ci crede e forse il Bel Paese un nuovo mezzofondista potrebbe averlo scoperto.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Enrico Spada

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