Nuoto
Nuoto, Campionati Italiani 2018. IL PAGELLONE. Scozzoli e Ceccon: due generazioni per fare grande l’Italia
SILVIA SCALIA 7: Dopo una stagione da dimenticare torna in azzurro con una doppia prestazione molto convincente nei 50 (in batteria fa segnare il secondo tempo italiano all time) che lascia intravedere un ritorno sui livelli raggiunti due anni fa.
FEDERICA PELLEGRINI 7: Sperimenta e sfiora il podio in una gara per lei piuttosto sconosciuta come i 50 dorso. La forma c’è
ANDREA VERGANI 7.5: Concede il bis confermando una condizione invidiabile. Nei 50 farfalla evidenzia un finale strepitoso con il quale brucia l’argento europeo in corta Codia. La rivelazione dei campionati continua a stupire
PIERO CODIA 6: Una volta i 50 farfalla erano il suo pane, oggi non più. Arriva scarico nel finale e si fa superare da Vergani ma si potrà rifare sui 100.
MATTEO RIVOLTA 5: Va bene, il suo territorio sono i 100, di cui è campione europeo in corta, ma nei 50 si attendeva qualcosa in più dal farfallista lombardo che non è mai protagonista in finale.
ILARIA BIANCHI 7.5. Fa segnare il miglior tempo di quelli ottenuti agli Assoluti primaverili e si mantiene su altissimi livelli, nonostante il tempo che passa inesorabile. La battaglia con la Di Liddo la rigenera e lei si fa trovare pronta anche in una gara molto più complicata di quanto si potesse pensare alla vigilia.
ELENA DI LIDDO 7: Messi da parte i tanti problemi fisici, impegna a fondo Ilaria Bianchi e per poco non la fa scendere dal trono di campionessa d’Italia. Strappa comunque un importante pass per Glasgow e conferma la crescita già palesata in vasca corta.
THOMAS CECCON 8: Eccolo l’enfant prodige del nuoto italiano che esce dalla dimensione “promessa” e si cala nel ruolo di certezza. Vince i 100 dorso, dove era favorito Simone Sabbioni, e lo fa con il personale e il nuovo record italiano juniores. E non era nemmeno la sua gara preferita….
SIMONE SABBIONI 5.5: Sbaglia tanto, condizionato forse dalla crescita inattesa di Ceccon che lo infila nel finale di set. Non efficace come al solito in partenza e nemmeno nella subacquea. Nel finale perde smalto come era accaduto in batteria. Non ha la condizione di dicembre.
FRANCESCA FANGIO 7: Due anni dopo la presenza in azzurro all’Europeo di Londra torna a qualificarsi per una rassegna continentale vincendo il titolo italiano e migliorando il personale. Il tempo non è di livello internazionale ma i miglioramenti potrebbero non essere finiti qui.
FABIO SCOZZOLI 8: Sei anni dopo il 59″44 fatto segnare in semifinale nell’Olimpiade “maledetta” di Londra, migliora il personale con 59″33 e fa segnare il secondo tempo all time in Italia e il terzo crono stagionale mondiale. E’ come il vino buono: migliora invecchiando. La crescita prosegue ed è in grande fiducia.
STEFANIA PIROZZI 6.5: Superati i tanti problemi fisici che hanno caratterizzato anche la marcia di avvicinamento agli Assoluti, si prende una bella soddisfazioni strappando il pass per Glasgow e vincendo uno dei 200 stile più lenti della storia. Che sia il primo passo verso la rinascita?