Nuoto
Nuoto, Campionati Italiani 2018: la “new generation” all’assalto della Nazionale maggiore. Tutti i giovani da seguire agli Assoluti
Ci siamo. La “New generation” del nuoto azzurro, il manipolo di atleti giovani e giovanissimi destinati a vestire l’azzurro e a regalare soddisfazioni da Tokyo 2020 in poi, entra in scena a partire dagli Assoluti di domani a Riccione e cercherà di dare filo da torcere ai più esperti, sfruttando (come in parte ha già fatto a Copenhagen) il trampolino di lancio di un Europeo come quello di Glasgow che lascia spazio anche alla presenza di atleti promettenti.
C’è chi ha avuto modo di mettersi già in vista, come ad esempio i vari Ceccon, Cusinato, Franceschi, Quaglieri, Lombini e Mora ma è arrivato il momento di mettere alla prova la Generazione Z, quelli nati dopo il 2000, alcuni dei quali potrebbero essere protagonisti già nelle prossime due stagioni, che saranno una lunga marcia di avvicinamento a Tokyo 2020.
A Riccione manca il giovane azzurro forse più interessante, Nicolò Martinenghi, reduce da una stagione di assestamento e alle prese con un infortunio fastidioso che lo sta tormentando da qualche mese ma i motivi di interesse sugli atleti che potrebbero formare la Nazionale del futuro non mancano di certo.
FEMMINILE. A Copenhagen, ad esempio, Ilaria Cusinato è salita per la prima volta su un podio internazionale ed è già, a poco più di 18 anni, il punto di riferimento di un settore, quello dei misti femminile, destinato a regalare soddisfazioni anche nel futuro immediato e non solo. A Riccione potrebbe rinnovarsi il duello con Sara Franceschi (altra classe 1999 reduce da una stagione non eccelsa ma di grandi prospettive), nel quale si potrebbero inserire anche la 17enne Anna Pirovano, le tre quindicenni Costanza Cocconcelli, Roberta Circi e Katia Asprissi, che bene si sono comportate ai giovanili di tre settimane fa andando a comporre una top ten di tempi di iscrizione per sette decimi composta da atlete nate dal 1999 in poi.
Nella velocità non sono molti i nomi destinati a salire sulla ribalta a breve ma da tenere d’occhio ci sono le due atlete che hanno migliorato i primati nelle rispettive categorie giovanili ai Criteria, entrambe piemontesi: la biellese Carola Valle e la torinese Emma Virginia Menicucci e occhio anche a Giulia Borra dell’Insubrika: non sarebbe una sorpresa enorme vedere già una di loro far parte della Nazionale azzurra a Glasgow, magari come riserva della 4×100 stile.
Nelle distanze più lunghe dello stile libero si parte da una giovanissima (20 anni) che è già una certezza, Simona Quadarella, attesa a nuove conferme dopo la fantastica stagione appena conclusa ma non mancano i possibili ricambi, a partire dalla sedicenne Giulia Salin che potrebbe trovarsi ben presto a duettare con la romana allieva di Christian Minotti. Più complicata la situazione nelle distanze intermedie dove l’atleta più promettente è Giorgia Romei, assieme ad Anna Chiara Mascolo (classe 2001) che lo scorso anno affrontò un’avventura più grande di lei a Budapest (con la pesante eliminazione in batteria della 4×200 stile) ma che è sicuramente un prospetto molto interessante su cui puntare per il futuro.
Sono due le atlete che proveranno ad insidiare nella farfalla il “duopolio” Bianchi-Di Liddo che dura ormai da diverse stagioni (con inserimenti a singhiozzo di Silvia Di Pietro, ancora alle prese con problemi fisici): la veneta Karen Asprissi, che ha migliorato il primato juniores in vasca corta sia nei 50 che nei 100 farfalla a Riccione tre settimane fa e Giulia D’Innocenzo, che punta ad essere protagonista però soprattutto nel dorso.
Il tasto dolente delle ultime stagioni, in campo femminile, è proprio il dorso che però presenta alcune atlete molto interessanti in prospettiva. Prima fra tutte Tania Quaglieri, la modenese classe 2000 già in gara a Budapest ma, appunto, la romana Giulia D’Innocenzo (doppio record per lei su 50 e 100 ai Giovanili), non ancora sedicenne e, scendendo ancora di età (ma questo è un prospetto per Parigi 2024) la tredicenne Erika Francesca Gaetani, protagonista anche lei ai Criteria. Nei 200 attenzione ad una coppia di romane molto interessanti, Giulia Ramatelli, classe 2000, già in evidenza nelle stagioni passate e soprattutto Roberta Circi, classe 2002, di cui potremmo sentire parlare in un futuro non troppo lontano.
MASCHILE. Alessandro Miressi e Giovanni Izzo per la velocità, Thomas Ceccon in almeno sei specialità e Federico Burdisso nel delfino: sono questi i nomi sulla bocca di tutti quando si parla di giovani leve del nuoto italiano al maschile ma non sono gli unici atleti di grande prospettiva nel vivaio azzurro.
Thomas Ceccon ha fatto la classica trafila di chi ha la stoffa del campione ed è chiamato ora a dimostrare di poter prendere, nel giro di qualche anno, in mano lo scettro della Nazionale azzurra. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello giovanile, in Italia e anche all’estero, ha preso una sonora ma salutare scoppola all’esordio in Nazionale maggiore a Copenhagen e ora è pronto a ripartire, con i fari puntati addosso. La voglia di fare bene non manca, il fisico va ancora forgiato e i margini di miglioramento (partendo da una base elevata) sono molto alti. Nei misti c’è attesa anche per le prestazioni di un altro giovane molto interessante, Alberto Razzetti, già protagonista agli EuroJuniores e capace ai Criteria di migliorare il primato dei 400 cadetti.
Alessandro Miressi, più che una promessa, è ormai una certezza, a tal punto che parte favorito per il podio in almeno un paio di gare e la voglia di sorpasso nei confronti dei “vecchi leoni” Orsi e Dotto c’è tutta nei 100 stile libero. Così come c’è grande voglia di emergere da parte di Giovanni Izzo, reduce dall’esperienza statunitense. Il portacolori dell’Imolanuoto ha ottenuto grandi risultati (soprattutto nei 50 stile) a livello giovanile e vuole rientrare nel giro della staffetta, nella quale tre posti sembrano assegnati (Orsi, Dotto e Miressi) ma per il quarto potrebbe esserci grande battaglia con Vendrame che deve confermarsi ad alti livelli ma anche Zazzeri (in forte ascesa) e Bori (entrambi classe 1997) sono della partita.
Nel mezzofondo, alle spalle del duo delle meraviglie, prende forma la qualità del giovane portacolori dell’Assonuoto Caserta Johannes Calloni, classe 2000 e protagonista di prestazioni molto interessanti in prospettiva, mentre su 200 e 400 Filippo Megli (classe 1997) è chiamato a cancellare le prove negative di Copenhagen e Fabio Lombini è atteso a importanti conferme dopo la finale Europea in vasca corta dei 200 stile. Attenzione anche ad Alessio Proietti Colonna che si è scatenato sui 400 stile ai Criteria con il nuovo record italiano cadetti e ad un altro giovane come Nicola Roberto.
Nel dorso, in attesa del figlio d’arte Michele Lamberti, c’è il modenese Lorenzo Mora (classe 1998 e sempre maggiore consapevolezza nei propri mezzi) con tanta voglia di essere l’alternativa a Simone Sabbioni anche in vasca lunga, mentre nella rana, in attesa del rientro di Nicolò Martinenghi, il futuro si potrebbe chiamare Lorenzo Poggio o Alessandro Pinzuti, due atleti che hanno avuto modo già di mettersi in luce a livello assoluto e sono chiamati a importanti conferme nella specialità che ha ritrovato il suo dominatore a livello nazionale in Fabio Scozzoli ma che attende, oltre al varesino, altri protagonisti ad altissimi livelli.
C’è fermento anche nella farfalla, storicamente punto debole del movimento natatorio tricolore. Qualcosa lascia intendere che il vento è cambiato (la doppietta sul podio di Rivolta e Codia a Copenhagen lo sta a dimostrare). L’attesa qui è tutta per il diciassettenne Federico Burdisso, già una realtà del nuoto azzurro, protagonista ancora una volta ai Criteria, così come il romagnolo Michele Busa che ha migliorato il record dei 50 farfalla 2001.
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