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Olimpiadi, i miliardi persi da Roma per il 2024. Malagò: “Virginia Raggi si è pentita”
In una lunga intervista al quotidiano romano Il Tempo, Giovanni Malagò, presidente del CONI ha rivelato come, a distanza di tempo, Virginia Raggi, attuale primo cittadino di Roma, possa essersi pentita del rifiuto, giunto all’epoca da parte dell’amministrazione grillina, circa una possibile candidatura della capitale italiana quale sede dei Giochi Olimpici del 2024.
Malagò ha infatti dichiarato: “Noi siamo un organismo nazionale, abbiamo ottomila comuni e non a caso la nostra forza è la presenza sul territorio. Ma è chiaro che Roma è Roma e stando qui viviamo più di qualsiasi altro comune le cose che ci accadono: ma il criterio è lo stesso di tutte le altre amministrazioni. Fatta questa premesse ci sono alcune situazioni nelle quali il presidente del CONI deve interloquire con il sindaco di una città. Quando c’è un grande evento, quando c’è qualcosa che fuoriesce dalla ordinarietà. Quindi con il sindaco di Roma parliamo quando ci sono gli Internazionali di tennis, evento che si sviluppa una volta l’anno e che ha una rilevanza internazionale. Oppure il Sei Nazioni di rugby, che coinvolge quindici / ventimila tifosi stranieri, inglesi, scozzesi, francesi che siano, che vengono a Roma per le partite della propria nazionale. O Piazza di Siena. La stessa cosa è la Formula E: in questo caso giustamente c’è una interazione tra sindaco e chi istituzionalmente è il referente sportivo dell’evento: ossia il Coni“.
Sulla mancata candidatura di Roma quale sede delle Olimpiadi del 2024 Malagò ha rivelato che, a suo dire, Virginia Raggi si sia pentita di averne bloccato l’iter: “Io penso di sì, ma penso anche che non lo potrà mai dire: forse lo dirà più avanti. E’ mia personale sensazione che tutte le persone intelligenti sono capaci di riflettere, a mente fredda, su quelli che possono essere stati dei giudizi sbagliati o affrettati. E’ noto che il Movimento oggi supporti fortemente la candidatura di Torino per i Giochi del 2026: addirittura in contrapposizione a un’altra candidatura che era anche partita prima, che è quella di Milano e adesso non ultima quella di Cortina. Quindi non hanno un pregiudizio a monte nei confronti della candidatura olimpica. E cosa dicono le persone di Torino? Che vogliono farle, ma utilizzando strutture già esistenti, riattivando ciò che si è dismesso, con grande attenzione a tutta la parte ambientale, il rispetto dell’ecologia. Che sono poi le cose che ho sempre sostenuto“.
Per Roma, oltretutto, questo ha significato una gran perdita in termini di entrate. Anche perché le spese maggiori, in questo momento se le accolla il CONI: “Il Sei nazioni, tanto per fare un esempio, è un movimento mostruoso che porta indotto alla città: ma lo paghiamo tutto noi. E’ chiaro anche, e ci tengo a dirlo perché non sembri un attacco all’amministrazione Raggi, che questa è una situazione che la sua amministrazione ha ereditato e quindi questo è un punto a favore dell’attuale sindaco. Ma proprio per questo tu non puoi non tener conto di qualcuno che vuole investire in questa città, sia il governo centrale, sia il CIO, che ti dà, solo lui, due miliardi di euro. Io ero talmente convinto della validità della proposta che forse posso aver fatto anche un errore di valutazione personale, ma oggi io con loro ho un rapporto istituzionalmente molto corretto, non c’è astio. Però è un dato di fatto che il danno procurato è incalcolabile“.
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Foto: Wikipedia – By Nicolabt (Own work)
roberto.santangelo@oasport.it