Pallanuoto
Pallanuoto, Europa Cup 2018: Settebello alla riscossa, e senza quell’inizio da incubo…
L’Europa Cup di pallanuoto si è vestita di bronzo per l’Italia: con una prestazione superba, ha battuto la Serbia nella finale per il terzo posto ed ha agganciato il gradino più basso del podio, traguardo impensabile dopo aver visto la prima gara della Super Final, un orribile rovescio contro la Spagna, che alla fine ha chiuso in seconda posizione, perdendo dalla Croazia nella finalissima.
L’inizio della quattro giorni di gare era stato da incubo, con la disfatta contro la Spagna (alla fine ha compromesso il cammino degli azzurri) che faceva presagire il peggio per il prosieguo. La sonora scoppola invece ha fatto bene al Settebello, capace poi di imporsi abbastanza nettamente contro Ungheria prima e Grecia poi.
La ciliegina sulla torta però è arrivata nella finale per il terzo posto giocata contro i campioni olimpici in carica della Serbia: dopo sei anni l’Italia è tornata a superare i balcanici. La gara è stata specchio dell’andamento del torneo degli azzurri: avvio da incubo (1-5), poi gran riscossa e soffertissima vittoria finale per 10-9.
La strada verso gli Europei è tracciata: l’Italia vista negli ultimi tre giorni può giocarsela con chiunque, ed i due oriundi, Echenique e Molina, potranno essere il valore aggiunto per la nostra nazionale, che, forse Croazia a parte (contro la quale non abbiamo giocato), è stata superiore alle avversarie di blasone affrontate.
A Barcellona ci sarà da stare attenti anche alla Spagna, in uno stato di forma incredibile a Rijeka, ma Sandro Campagna sarà certamente in grado di dare le giuste motivazioni ai propri uomini. L’Italia vista a Palermo o dopo la gara con la Spagna può davvero battagliare contro tutti e conquistare il trono del Vecchio Continente.
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Foto: Renzo Brico
roberto.santangelo@oasport.it