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Parigi-Roubaix 2018: come stanno gli italiani? Il borsino e le ambizioni degli azzurri. Moscon sogna in grande

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Tutto pronto per l’Inferno del Nord: si chiude la Settimana Santa del ciclismo con la terza Classica Monumento della stagione, la Parigi-Roubaix. Domani (possibile anche la presenza del maltempo per mischiare ancor più le carte in gioco) ci sarà la grande sfida sulle pietre francesi per poi arrivare nello storico Velodromo. Grande favorita ovviamente la Quick-Step Floors: un vero e proprio squadrone che ha già dominato in lungo e in largo il Giro delle Fiandre. Quali sono le chance in casa Italia: andiamo a scoprire il borsino e le ambizioni degli azzurri.

Il più atteso della pattuglia italiana, se non altro per quello che ha fatto vedere l’anno scorso e nelle ultime uscite di questa stagione al Nord, non può che essere Gianni Moscon: il corridore trentino sarà al comando del Team Sky e vorrà giocarsi davvero un risultato di prestigio. La condizione è quella dei giorni migliori e sulle pietre transalpine già nel 2017 ha dato spettacolo entrando nel Velodromo con i migliori, piazzandosi poi quinto. Ha tutte le carte in regola per staccare i rivali.

Altro corridore che si presenterà con grandi ambizioni alla partenza da Compiègne è Matteo Trentin. La delusione per un Fiandre non andato al meglio deve far da stimolo per dare tutto in una Classica fino ad ora non andata mai al meglio per l’uomo della Mitchelton-SCOTT. Difficile riuscire a staccare tutti: l’obiettivo è quello di restare il più possibile con i migliori, sognando di potersi giocare qualcosa di importante magari allo sprint.

I risultati non saranno stati esaltanti, ma Daniel Oss da queste parti si è sempre mosso al meglio: ambire alle posizioni di rilievo appare davvero difficile, ma il suo ruolo sarà fondamentale per Peter Sagan, capitano della Bora-hansgrohe, come lo è stato nel 2017 per la vittoria di Greg Van Avermaet.

In fuga alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre: campagna del Nord all’attacco per Filippo Ganna, reduce dal trionfale Mondiale di ciclismo su pista. Il giovanissimo corridore della UAE Emirates ci prova sulle pietre transalpine: prima esperienza alla Roubaix, dove qualche anno fa riuscì a trionfare a livello giovanile. Il sogno è quello di tornare, con altre ambizioni, nelle prossime stagioni.

 





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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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