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Ciclismo
Parigi-Roubaix 2018, i favoriti: la Quick-Step per vincere ancora, Van Avermaet e Sagan i primi rivali
È la più ambita, la Regina delle Classiche. La corsa che tutti, nessuno escluso, sognano di poter vincere, o anche solo di poter partecipare. È la Parigi-Roubaix, un inferno che porta i corridori dai sobborghi della capitale francese sino ai confini con il Belgio. Quasi 260 chilometri di sviluppo, 54 dei quali sul terribile pavé che l’ha resa famosa. Una battaglia tra strade strette, polvere (o peggio fango, in caso di pioggia), forature e tutto quello che comportano i macigni che scivolano sotto le ruote per arrivare al Velodromo André-Pétrieux, dove si conclude la corsa. Chi sono i favoriti per la terza Classica Monumento della stagione?
Dopo quanto visto al Giro delle Fiandre, viene da mettere in prima fila la Quick-Step Floors, formazione che fino a questo momento ha dominato la Campagna del Nord. L’olandese Niki Terpstra, in primis, potrebbe completare la doppietta Fiandre-Roubaix nella stessa stagione che manca dal 2013, quando Fabian Cancellara riuscì per la seconda volta in carriera a dominare la Settimana Santa. Oltre Terpstra, già vincitore nel 2014 e attualmente in quello che sembra il momento migliore della sua carriera, citiamo il ceco Zdenek Stybar, già due volte secondo e in top 10 in quatto delle cinque partecipazioni. Oltre loro, la Quick-Step potrà contare anche su Philippe Gilbert e Yves Lampaert, per dire due nomi, anche se offrono meno garanzie e non li inseriamo tra i favoriti, per far valere la superiorità numerica dal punto di vista tattico, che potrebbe essere proprio la chiave per arrivare alla vittoria.
Chiudiamo il lotto, però, con Greg Van Avermaet e Peter Sagan. Il belga della Bmc ha vinto su queste strade lo scorso anno, arrivando finalmente a conquistare la prima Monumento della carriera. La forma non sembra la stessa, ma ha disputato un buon Fiandre e da campione uscente, nonché uno dei più forti corridori degli ultimi anni nelle gare in linea, può provare a ripetersi.
Discorso diverso, invece, per Sagan. Il Fiandre, per lui, ha rappresentato l’ennesima sconfitta della carriera in una Monumento: la Roubaix sarà l’ultima opportunità per salvare una stagione altrimenti deludente, almeno fino a questo punto. Perse le opportunità di imporsi alla Sanremo e di ripetersi alla Ronde, il tre volte campione del mondo in carica è alla ricerca della prima affermazione alla Parigi-Roubaix. La sensazione è che non sia al meglio e che faccia fatica a trovare le contromosse per limitare gli avversari, anche perché in tanti negli ultimi anni si sono limitati a correre solamente contro di lui. Lo slovacco, però, ha il talento per invertire la tendenza e placare i mugugni: gli anni passano, ma il suo palmarès, in determinate corse, stenta a decollare.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: © Quick-Step Floors Cycling Team / Getty Images Read