Ciclismo
Parigi-Roubaix 2018: il percorso ai raggi X. Cambia poco rispetto al passato, decisivi Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre
È la Regina delle Classiche, un evento unico nell’intero panorama ciclistico. Domenica si disputerà l’edizione numero 116 di quello che viene definito l’Inferno del Nord, la corsa che di fatto chiude quello straordinario momento della stagione in cui si corre su pavé. Un pavé diverso, però, rispetto a quello incontrato nelle Fiandre: queste stradine del nord della Francia non presentano salite e le pietre, se possibile, sono ancora più grosse e sconnesse. Per quest’anno saranno 29 i settori su ciottolato: andiamo a scoprire il percorso.
Poco da segnalare per i primi 90 chilometri, che non presentano difficoltà. In caso di vento assente è difficile immaginare qualcosa di particolare, anche se proprio per le caratteristiche della corsa la caduta potrebbe sempre essere dietro l’angolo. Il primo settore in pavé sarà quello che porterà da Troisvilles a Inchy, che darà il via ad una prima sequenza di tratti su pietre. Nove, nella prima parte di gara, a precedere la Foresta. Dal chilometro 93 fino al 153, con tanti settori ravvicinati e la prima possibilità di fare una leggera selezione e scremare il gruppo. L’ultimo quello che da Haveluy porta a Wallers, prima della volata per entrare in testa nel settore successivo.
Il primo snodo cruciale non appena si entrerà nei 100 chilometri conclusivi: la Foresta di Arenberg. Un lunghissimo rettilineo in pavé, il primo settore con cinque stellette di difficoltà, nascosto e quasi celato dagli alberi. Data la natura del tratto, il gruppo tende spesso ad allungarsi e anche in questo caso cadute e rallentamenti sono all’ordine del giorno. Qui potrebbe avvenire una prima selezione (considerando anche i 150 chilometri nelle gambe degli atleti) e i big potrebbero iniziare a carpire le prime sensazioni importanti dalle proprie gambe. Da Arenberg, una sorta di porta d’ingresso all’autentico Inferno del Nord, inizierà una girandola di settori in pavé: ognuno è buono per provare a fare la differenza e portare via il gruppetto giusto. Tra questi da sottolineare il tratto da Hornaing a Wandignies, circa 80 chilometri dall’arrivo, e Sars-et-Rosières, poco dopo: entrambi sono contrassegnati da 4 stellette di difficoltà. I tre tratti di Orchies, poi, condurranno in rapida successione al secondo settore da massima difficoltà.
Mons-en-Pévèle, tre chilometri durissimi: l’ingresso a circa 48 chilometri dall’arrivo e una volta in fondo si potrebbe iniziare a vedere una selezione importante, con solo i migliori rimasti davanti. Su queste pietre, molto sconnesse che rendono difficilissimo l’incedere del mezzo meccanico, potrebbero anche nascere tentativi di fuga interessanti, con i gregari ormai ridotti a poche unità anche in un ipotetico gruppo compatto.
La sequenza di tratti sulle tipiche strade strette e lastricate continua senza sosta fino agli ultimi 20 chilometri: l’accoppiata con Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre (rispettivamente 4 e 5 stellette) in rapida successione potrebbe portare l’ultimo e decisivo scossone alla corsa. L’arrivo ormai è vicino e con le energie ridotte al lumicino è facile fare la differenza. A seguire due tratti facili (Gruson e Willems to Hem) che condurranno al finale. Anche su questi, però, si può fare la differenza pensando alle difficoltà già nelle gambe e, è il caso di dirlo in questo caso, nelle braccia dei corridori.
Come di consuetudine, l’arrivo è posto dopo un giro e mezzo dello storico velodromo di Roubaix, ormai entrato nella leggenda di questa corsa e di questo sport. Oltre le forze rimanenti, anche la tecnica nelle curve per impostare un’eventuale volata può fare la differenza.
Altimetria
Tutti i settore di pavé
Settore Numero | Nome | Chilometro | Lunghezza (m) | Categoria |
---|---|---|---|---|
29 | Troisvilles > Inchy | 2200 | *** | |
28 | Viesly > Briastre | 3000 | *** | |
27 | Saint-Python | 3700 | ** | |
26 | Saint-Python > Quiévy | 3700 | **** | |
25 | Saint-Hilaire-lez-Cambrai > Saint-Vaast-en-Cambrésis | 1500 | ||
24 | Saulzoir > Verchain-Maugré | 1200 | ** | |
23 | Verchain-Maugré > Quérénaing | 1600 | *** | |
22 | Quérénaing > Maing | 2500 | *** | |
21 | Maing > Monchaux-sur-Écaillon | 1600 | *** | |
20 | Haveluy > Wallers | 2500 | **** | |
19 | Foresta di Arenberg | 2400 | ***** | |
18 | Wallers > Hélesmes | 1600 | *** | |
17 | Hornaing > Wandignies-Hamage | 3700 | **** | |
16 | Warlaing > Brillon | 2400 | *** | |
15 | Tilloy-lez-Marchiennes > Sars-et-Rosières | 2400 | **** | |
14 | Beuvry-la-Forêt > Orchies | 1400 | *** | |
13 | Orchies | 1700 | *** | |
12 | Auchy-lez-Orchies > Bersée | 2700 | **** | |
11 | Mons-en-Pévèle | 3000 | ***** | |
10 | Mérignies > Avelin | 700 | ** | |
9 | Pont-Thibaut > Ennevelin | 1400 | *** | |
8 | Templeuve Le Moulin de Vertain | 500 | ** | |
7 | Cysoing > Bourghelles | 1300 | *** | |
6 | Bourghelles > Wannehain | 1100 | *** | |
5 | Camphin-en-Pévèle | 1800 | **** | |
4 | Carrefour de l’Arbre | 2100 | ***** | |
3 | Gruson | 1100 | ** | |
2 | Willems > Hem | 1400 | *** | |
1 | Roubaix | 300 | * |
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Jérémy-Günther-Heinz Jähnick / Pont minier au dessus de la Trouée d’Arenberg / Wikimedia Commons, via Wikimedia Commons