Formula 1
Pierre Gasly, GP Cina 2018: “Sono all’esordio a Shanghai ma il quarto posto di Sakhir mi regala grande fiducia”
Dopo lo straordinario quarto posto conquistato nel Gran Premio del Bahrein della scorsa settimana, la conferenza stampa che ha dato il via al fine settimana del Gran Premio della Cina (clicca qui per programma e tv) ha visto tra gli ovvi protagonisti il francese Pierre Gasly. Il transalpino nato a Rouen nel 1996 ha portato la Toro Rosso ad un risultato storico che, ovviamente, ha fatto capire la bontà sia della vettura che del pilota che nel 2016 vinse il titolo nella GP2 Series.
La nuova STR13 sembra nata in maniera decisamente migliore rispetto all’edizione precedente. “La vettura è competitiva e vedremo sin da domani se saremo ancora performanti anche in Cina. C’è bisogno ancora di tante conferme per vedere se la nostra base è davvero solida anche se siamo consapevoli che il progetto è buono. Dobbiamo tenere i piedi ben saldi al terreno e muoverci passo dopo passo, gara dopo gara”.
Per Gasly sarà l’esordio assoluto sul tracciato cinese, ma ci arriva con le idee chiare. “Ho grande fiducia, ed un quarto posto ti regala davvero una grande iniezione di fiducia. Questa occasione sarà la mia prima volta sulla pista di Shanghai per cui avrò bisogno di tempo per conoscerla ed adattarmi. Nella pancia del gruppo, come sempre, ci sarà una lotta serrata. La macchina in Bahrein era veramente perfetta, per cui dobbiamo azzeccare di nuovo il set up anche qui, perchè altrimenti si pagano tanti decimi e si rischia di allontanarci dalle posizioni che contano”.
La pista di Shanghai, tuttavia, non sembra sposarsi in maniera perfetta con la STR13. “Ci aspettiamo di essere competitivi, ma non so se saremo davanti o in mezzo al gruppo. Dobbiamo svolgere un weekend perfetto e non sbagliare nulla a livello di settaggio. La pista, tuttavia, non è ideale per la nostra vettura, dato che potremmo soffrire sui lunghi rettilinei presenti. Dall’altro canto, però, potremo fare bene nel tratto misto centrale”.
Gasly, quindi, chiarisce meglio riguardo le polemiche sul suo team radio dopo l’arrivo del GP del Bahrein nel quale sembrava prendere in giro quello di Fernando Alonso di Melbourne in chiave motori Honda. “Era solamente un piccolo scherzo, niente di speciale. Bisogna, però, riconoscere i giusti meriti alla Honda, dato che arrivavano da tre anni complicati. Meritano un applauso per il lavoro svolto, ma davvero non c’era nessuna intenzione di offendere Fernando Alonso o la McLaren, ci mancherebbe”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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