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Scherma, Mondiali Cadetti e Giovani 2018: Italia forza 13. Azzurro protagonista a Verona

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Dopo aver entusiasmato agli Europei, l’Italia è protagonista anche ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani a Verona. Una rassegna iridata che si è chiusa oggi e la squadra azzurra ha conquistato ben tredici medaglie. Ancora una volta la scherma italiana dimostra di essere uno sport nel quale il ricambio generazionale non manca davvero mai, con tantissimi ragazzi che hanno davanti a loro un futuro davvero splendente.

L’arma che ha dato più medaglie all’Italia è stata la spada. Semplicemente fantastica la tripletta azzurra nella categoria giovani con la medaglia d’oro conquistata da Davide Di Veroli, l’argento di Filippo Armaleo e il bronzo di Simone Greco. Per Di Veroli è stato il Mondiale della definitiva consacrazione, visto che ha conquistato l’argento tra i cadetti con una sconfitta in finale arrivata solo all’ultima stoccata e il bronzo nella prova a squadra insieme a Valerio Cuomo, Gianpaolo Buzzacchino e Giacomo Paolini.
Il secondo oro dei Mondiali arriva ancora dalla spada e questa volta dal fantastico quartetto formato da Federica Isola, Eleonora De Marchi, Beatrice Cagnin ed Alessandra Bozza, che hanno riscattato le mancate medaglie a livello individuali.

Anche dalla sciabola è arrivata una meravigliosa medaglia d’oro. Probabilmente una delle emozioni azzurre più bella di questa rassegna iridata. La rimonta sulla Russia in finale e l’ultima stoccata decisiva per l’oro di Matteo Neri (anche bronzo individuale). Insieme a lui sul gradino più alto del podio ci sono saliti anche Alberto Arpino, Giacomo Mignuzzi e Raffaele Minischetti. Al femminile la protagonista è stata Lucia Lucarini, terza nella categoria giovani e poi anche con la squadra ( Beatrice Dalla Vecchia, Giulia Arpino e Claudia Rotili)

 

A chiudere la rassegna iridata è stato il fioretto. Martina Favaretto si è messa al collo ben due medaglie. Nella categoria giovani 16enne di Noale è stata sconfitto in finale solo all’ultima stoccata dalla giapponese Ueno e ancora una volta è stata la nipponica a fermare la corsa dell’azzurra nella prova cadetti, con Martina che si è dovuta “accontentare” del bronzo, complice anche qualche problema fisico.
L’ultima medaglia è quella di Tommaso Marini, anche lui vicinissimo a laurearsi Campione del Mondo, ma che si è messo al collo l’argento nella categoria giovani.

Tredici medaglie, una grande rassegna iridata. La scherma azzurra c’è e vince sempre.

 





 

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Foto: Augusto Bizzi per Federscherma

 

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